Bologna, senza Diamanti splende Cristaldo. Torino ko 2-1
CalcioNell'anticipo delle 12.30 gli emiliani, orfani del fantasista emigrato in Cina, si aggrappano a due reti dell'argentino che ribalta il vantaggio di Immobile all'Olimpico. Primo successo per Ballardini. Due pali per i granata, al tappeto dopo 4 gare utili
TORINO-BOLOGNA 1-2
5' Immobile (T), 11' e 24' Cristaldo (B)
Guarda la cronaca del match
LE PAGELLE
Se un Diamanti non è per sempre, un Cristaldo è altrettanto luccicante. Nel momento decisamente più complicato della stagione, condito dalla partenza del proprio leader e da un digiuno di vittorie lungo 5 turni, il Bologna si aggrappa all’attaccante argentino nel 2-1 maturato a Torino. La prima vittoria in panchina di Davide Ballardini coincide con l’exploit del Churry, un solo gol in stagione prima della trasferta all’Olimpico. La partenza di Alessandro Diamanti, emigrato in Cina alla corte di Marcello Lippi, trova una clamorosa reazione rossoblù tra le mura granata, violate solo dalla Juventus in campionato. Dopo 4 gare immacolate, nemmeno il 12° acuto in stagione risparmia il Torino dal ko. Non basta nemmeno il cambio di modulo operato da Ventura a metà gara. Il Bologna vince e respira in chiave salvezza.
In campo l’ex Bianchi – Ballardini insegue il secondo sussulto esterno in stagione, dopo il 3-0 a Cagliari lo scorso 30 ottobre. Confermato il 3-5-2 privo degli squalificati Kone e Moscardelli: in attacco spazio a Cristaldo e soprattutto Rolando Bianchi, protagonista e leader del Torino per 5 stagioni. Sul fronte opposto Ventura accusa solo lo stop di Gazzi, modificando tuttavia l’assetto tattico: spazio al 3-4-1-2 con El Kaddouri alle spalle del tandem Cerci-Immobile, coppia da 21 reti. Un mediano in meno (Basha) per scardinare la retroguardia emiliana.
Brilla Cristaldo – Pronti-via ed Immobile conferma la sua esaltante stagione con il 12° acuto personale, confezionato dall’invito di Darmian. Un colpo a freddo che non stende il Bologna, aggrappato alle corde e risollevato da Jonathan Cristaldo sei minuti più tardi: la foga di Bianchi sottrae un pallone alla retroguardia granata ed all’uscita di Padelli, punito dall’argentino. El Churry è in giornata di grazia: prima costringe all’intervento Padelli, poi al 24’ graffia per la seconda volta complice la presa difettosa dell’estremo granata sulla conclusione di Krhin. Intensità e cambi di fronte dipingono un primo tempo di discreta fattura: Glik risparmia Curci colpendo il palo, il Toro guadagna supremazia territoriale ma rifiata. Gli ultimi brividi li procurano Immobile e Christodoulopoulos.
Regge il fortino – L’intervallo porta consiglio a Ventura, che torna sui suoi passi e irrobustisce la mediana con Kurtic e Basha (fuori Darmian ed El Kaddouri). Un Bologna ordinato incassa l’assalto granata, al secondo legno dopo la traversa di Cerci al 51’. L’agonismo del Torino schiaccia gli ospiti nella propria metà campo, nonostante il lavoro di Cristaldo e Bianchi volto al respiro della manovra. Il pressing origina le conclusioni di Farnerud ed Immobile, prima del calcio piazzato di Cerci a lato. Il bunker emiliano, puntellato dagli ingressi di Cherubin e Sorensen, resiste all’arrembaggio del Toro, guadagnando minuti e mettendo a prova la tenuta degli uomini di Ventura. Al fischio finale di Irrati il Bologna rincuora un trend ed una classifica allarmante, oltre a fantasmi adesso più lontani.
5' Immobile (T), 11' e 24' Cristaldo (B)
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Se un Diamanti non è per sempre, un Cristaldo è altrettanto luccicante. Nel momento decisamente più complicato della stagione, condito dalla partenza del proprio leader e da un digiuno di vittorie lungo 5 turni, il Bologna si aggrappa all’attaccante argentino nel 2-1 maturato a Torino. La prima vittoria in panchina di Davide Ballardini coincide con l’exploit del Churry, un solo gol in stagione prima della trasferta all’Olimpico. La partenza di Alessandro Diamanti, emigrato in Cina alla corte di Marcello Lippi, trova una clamorosa reazione rossoblù tra le mura granata, violate solo dalla Juventus in campionato. Dopo 4 gare immacolate, nemmeno il 12° acuto in stagione risparmia il Torino dal ko. Non basta nemmeno il cambio di modulo operato da Ventura a metà gara. Il Bologna vince e respira in chiave salvezza.
In campo l’ex Bianchi – Ballardini insegue il secondo sussulto esterno in stagione, dopo il 3-0 a Cagliari lo scorso 30 ottobre. Confermato il 3-5-2 privo degli squalificati Kone e Moscardelli: in attacco spazio a Cristaldo e soprattutto Rolando Bianchi, protagonista e leader del Torino per 5 stagioni. Sul fronte opposto Ventura accusa solo lo stop di Gazzi, modificando tuttavia l’assetto tattico: spazio al 3-4-1-2 con El Kaddouri alle spalle del tandem Cerci-Immobile, coppia da 21 reti. Un mediano in meno (Basha) per scardinare la retroguardia emiliana.
Brilla Cristaldo – Pronti-via ed Immobile conferma la sua esaltante stagione con il 12° acuto personale, confezionato dall’invito di Darmian. Un colpo a freddo che non stende il Bologna, aggrappato alle corde e risollevato da Jonathan Cristaldo sei minuti più tardi: la foga di Bianchi sottrae un pallone alla retroguardia granata ed all’uscita di Padelli, punito dall’argentino. El Churry è in giornata di grazia: prima costringe all’intervento Padelli, poi al 24’ graffia per la seconda volta complice la presa difettosa dell’estremo granata sulla conclusione di Krhin. Intensità e cambi di fronte dipingono un primo tempo di discreta fattura: Glik risparmia Curci colpendo il palo, il Toro guadagna supremazia territoriale ma rifiata. Gli ultimi brividi li procurano Immobile e Christodoulopoulos.
Regge il fortino – L’intervallo porta consiglio a Ventura, che torna sui suoi passi e irrobustisce la mediana con Kurtic e Basha (fuori Darmian ed El Kaddouri). Un Bologna ordinato incassa l’assalto granata, al secondo legno dopo la traversa di Cerci al 51’. L’agonismo del Torino schiaccia gli ospiti nella propria metà campo, nonostante il lavoro di Cristaldo e Bianchi volto al respiro della manovra. Il pressing origina le conclusioni di Farnerud ed Immobile, prima del calcio piazzato di Cerci a lato. Il bunker emiliano, puntellato dagli ingressi di Cherubin e Sorensen, resiste all’arrembaggio del Toro, guadagnando minuti e mettendo a prova la tenuta degli uomini di Ventura. Al fischio finale di Irrati il Bologna rincuora un trend ed una classifica allarmante, oltre a fantasmi adesso più lontani.