Il Toro si ferma al palo, Higuain esalta il Napoli: è 1-0
CalcioNel primo posticipo della 28.a giornata gli azzurri, apparsi sottotono, profanano l'Olimpico con un gol al 90' dell'argentino. Meglio il Torino: pali di Bovo e Meggiorini. Gli azzurri tengono il passo della Roma, i granata incassano il quarto ko di fila
TORINO-NAPOLI 0-1
90' Higuain
Guarda la cronaca del match
LE PAGELLE
La sconfitta di Oporto, da vanificare giovedì al San Paolo per avanzare in Europa League, è apparsa una copia sin troppo nitida del Napoli di scena all’Olimpico di Torino. Nel primo posticipo della 28.a giornata, sul campo dei granata, la squadra di Benitez delude ma si aggrappa ad Higuain nell’1-0 finale, gol peraltro discusso per un fallo dell’argentino su Glik. Gli azzurri tengono il passo della Roma, ma destano perplessità le eventuali iniezioni di fiducia in vista del ritorno degli ottavi di finale contro il Porto: regna la consapevolezza di una difficoltà che non attanaglia il solo Marek Hamsik. Meglio il Torino, frenato solo dai pali (Bovo e Meggiorini), che tuttavia non interrompono un’emorragia lunga adesso quattro ko consecutivi.
Cerci-Immobile in panchina - Se tra i convocati di Benitez si rivede Mesto dopo 5 mesi ai box, in campo il tecnico spagnolo bandisce il turnover nonostante l’imminente e decisivo ritorno di Europa League, giovedì contro il Porto. Senza gli infortunati Maggio, Rafael e Zuniga, il Napoli veste quindi l’abito migliore al San Paolo. Differente l’approccio di Ventura che, senza le reti di Cerci è Immobile, è uscito sconfitto nelle ultime tre gare. A sorpresa solo panchina per i gemelli del gol (24 centri in due), spazio invece al tandem Barreto-Meggiorini. Tachtsidis sostituisce lo squalificato Vives, mentre in difesa rientrano Bovo, Glik e Maksimovic.
Bovo-palo, convince il Torino - Avvio decisamente volenteroso degli azzurri, contrapposti all’ordinata retroguardia eretta da Ventura. Sono proprio i granata a registrare il primo tiro verso la porta, scaricato da Meggiorini, dall’altra parte fatica invece Higuain a liberarsi dalla morsa di Glik. La metà della prima frazione certifica l’intraprendenza del Torino che, dopo aver alzato il baricentro, grida al gol sul destro dalla distanza di Bovo frenato solo dall’incrocio dei pali. Latitano tuttavia le occasioni da entrambe le parti, sebbene l’approccio dei padroni di casa abbia convinto al contrario degli uomini di Benitez, forse traditi dalle stanchezze di Coppa.
Napoli assente, ci pensa Higuain - Gara decisamente più vibrante nella ripresa, inaugurata dal guizzo di El Kaddouri e dai due squilli di Gonzalo Higuain. La coppia Barreto-Meggiorini, evanescente nei primi 45’, confeziona il secondo palo di serata colpito dal 28enne attaccante. Il Torino preme sulla trequarti azzurra anche con Darmian, oggetto di studio di Cesare Prandelli in tribuna, che costringe Reina all’intervento. L’ingresso di Immobile, napoletano di Torre Annunziata, precede quello del partner d’attacco Cerci mentre il Napoli ancora non s’accende. Significativi i cambi che introducono Behrami ed Henrique, non esattamente frecce offensive. Sorprende piuttosto l’errore di Immobile al 73’, sin troppo clemente con la sua città d’origine. Errore mortifero poiché, dopo l’intervento di Padelli su Mertens, al 90’ Higuain elude (forse fallosamente) la copertura di Glik e decide l’incontro con il suo 14° gol in campionato. Una punizione sicuramente eccessiva per la squadra di Ventura.
90' Higuain
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La sconfitta di Oporto, da vanificare giovedì al San Paolo per avanzare in Europa League, è apparsa una copia sin troppo nitida del Napoli di scena all’Olimpico di Torino. Nel primo posticipo della 28.a giornata, sul campo dei granata, la squadra di Benitez delude ma si aggrappa ad Higuain nell’1-0 finale, gol peraltro discusso per un fallo dell’argentino su Glik. Gli azzurri tengono il passo della Roma, ma destano perplessità le eventuali iniezioni di fiducia in vista del ritorno degli ottavi di finale contro il Porto: regna la consapevolezza di una difficoltà che non attanaglia il solo Marek Hamsik. Meglio il Torino, frenato solo dai pali (Bovo e Meggiorini), che tuttavia non interrompono un’emorragia lunga adesso quattro ko consecutivi.
Cerci-Immobile in panchina - Se tra i convocati di Benitez si rivede Mesto dopo 5 mesi ai box, in campo il tecnico spagnolo bandisce il turnover nonostante l’imminente e decisivo ritorno di Europa League, giovedì contro il Porto. Senza gli infortunati Maggio, Rafael e Zuniga, il Napoli veste quindi l’abito migliore al San Paolo. Differente l’approccio di Ventura che, senza le reti di Cerci è Immobile, è uscito sconfitto nelle ultime tre gare. A sorpresa solo panchina per i gemelli del gol (24 centri in due), spazio invece al tandem Barreto-Meggiorini. Tachtsidis sostituisce lo squalificato Vives, mentre in difesa rientrano Bovo, Glik e Maksimovic.
Bovo-palo, convince il Torino - Avvio decisamente volenteroso degli azzurri, contrapposti all’ordinata retroguardia eretta da Ventura. Sono proprio i granata a registrare il primo tiro verso la porta, scaricato da Meggiorini, dall’altra parte fatica invece Higuain a liberarsi dalla morsa di Glik. La metà della prima frazione certifica l’intraprendenza del Torino che, dopo aver alzato il baricentro, grida al gol sul destro dalla distanza di Bovo frenato solo dall’incrocio dei pali. Latitano tuttavia le occasioni da entrambe le parti, sebbene l’approccio dei padroni di casa abbia convinto al contrario degli uomini di Benitez, forse traditi dalle stanchezze di Coppa.
Napoli assente, ci pensa Higuain - Gara decisamente più vibrante nella ripresa, inaugurata dal guizzo di El Kaddouri e dai due squilli di Gonzalo Higuain. La coppia Barreto-Meggiorini, evanescente nei primi 45’, confeziona il secondo palo di serata colpito dal 28enne attaccante. Il Torino preme sulla trequarti azzurra anche con Darmian, oggetto di studio di Cesare Prandelli in tribuna, che costringe Reina all’intervento. L’ingresso di Immobile, napoletano di Torre Annunziata, precede quello del partner d’attacco Cerci mentre il Napoli ancora non s’accende. Significativi i cambi che introducono Behrami ed Henrique, non esattamente frecce offensive. Sorprende piuttosto l’errore di Immobile al 73’, sin troppo clemente con la sua città d’origine. Errore mortifero poiché, dopo l’intervento di Padelli su Mertens, al 90’ Higuain elude (forse fallosamente) la copertura di Glik e decide l’incontro con il suo 14° gol in campionato. Una punizione sicuramente eccessiva per la squadra di Ventura.