Sprazzi di grande Roma, ma che fatica con l'Udinese: 3-2
CalcioSi chiude con il successo della squadra di Garcia la 28.a giornata di Serie A. Nel primo tempo segnano Totti e Destro. De Sanctis salva più volte la porta giallorossa. Nella ripresa Pinzi e Basta spaventano l'Olimpico, ma decide Torosidis
ROMA-UDINESE 3-2
22' Totti (R), 30' Destro (R), 51' Pinzi (U), 65' Torosidis (R), 80' Basta (U)
Guarda la cronaca dei match
LE PAGELLE
La Roma batte 3-2 l'Udinese all'Olimpico nel secondo e ultimo anticipo della 28.a giornata di Serie A. I giallorossi, con una partita in meno (da recuperare il 2 aprile con il Parma), salgono a 61 punti in classifica e consolidano il secondo posto. I bianconeri restano a 31, a 7 lunghezze di distanza la zona retrocessione.
Tatticamente - Reduce dallo stop di Napoli, la Roma scende in campo con il tridente Gervinho-Totti-Destro (4-3-3). Garcia deve fare a meno dell'infortunato Strootman (diversi attestati di solidarietà da parte dei compagni). L'Udinese, sempre in bilico tra l'essere una grande o una provinciale, alterna prestazioni convincenti (l'ultima in casa contro il Milan) a inspiegabili black-out. Guidolin imbottisce il centrtocampo, mentre in attacco c'è Di Natale e, alle sue spalle, Pereyra (3-5-2 o 3-5-1-1).
La partita - La Roma parte forte. I friulani riescono a tamponare l'impeto dei giallorossi solo fino al 22', quando dopo uno scambio Pjanic-Gervinho, con il destro di quest'ultimo respinto corto da Scuffet, Totti scaraventa il pallone in rete per il 233° gol in carriera. Otto minuti dopo arriva il raddoppio di Destro, su perfetto taglio in area di Gervinho. L'ex Siena finora ha segnato un gol ogni 29 tocchi palla: caso unico in questo campionato. Gioca la Roma e fa gol. Gioca bene l'Udinese ma non fa gol. La differenza la fa Morgan De Sanctis, che blinda la porta giallorossa sui tentativi di Badu e Di Natale. Nella ripresa gli ospiti si compattano in difesa e trovano più spazi in avanti. E' così che arriva il 2-1 di Pinzi.
Cala l'intensità, cala la lucidità e le squadre si allungano. L'Udinese ha più benzina nelle gambe, ma nel suo momento migliore arriva il grande colpo che non ti aspetti: un sinistro micidiale di Torosidis, destro naturale, che lascia di stucco Scuffet. Con Basta che accorcia di nuovo le distanze all'80', il finale diventa piuttosto complicato per la Roma, che punta tutto sul possesso di palla e fallisce con Florenzi l'occasione per chiudere la contesa prima di tre infiniti minuti di recupero.
Cosa va: Roma: bella e solida. La coppia Totti-Destro funzione benissimo, così come Taddei versione tappabuchi: lì dove non arrivano Castan e Torosidis, c'è lui. Udinese: mai doma, almeno nel primo tempo. Se De Sanctis non avesse giocato il "modalità prodigio", salvando più volte la porta romanista, avremmo commentato un altro risultato.
Cosa non va - Roma: tira il freno a mano nel momento meno opportuno e nella ripresa rischia grosso per troppe disattenzioni. Qualche giocata un po' troppo superficiale di Pjanic il difetto da correggere. Udinese: l'orgoglio non è sufficiente a fare punti e la difesa non convince affatto.
Ancora cori anti-Napoli - Stavolta sono stati intonati solo da una piccola porzione di tifosi romanisti situati in Curva Nord, peraltro subito fischiati dal resto del pubblico. L'episodio si è verificato durante il primo tempo.
22' Totti (R), 30' Destro (R), 51' Pinzi (U), 65' Torosidis (R), 80' Basta (U)
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La Roma batte 3-2 l'Udinese all'Olimpico nel secondo e ultimo anticipo della 28.a giornata di Serie A. I giallorossi, con una partita in meno (da recuperare il 2 aprile con il Parma), salgono a 61 punti in classifica e consolidano il secondo posto. I bianconeri restano a 31, a 7 lunghezze di distanza la zona retrocessione.
Tatticamente - Reduce dallo stop di Napoli, la Roma scende in campo con il tridente Gervinho-Totti-Destro (4-3-3). Garcia deve fare a meno dell'infortunato Strootman (diversi attestati di solidarietà da parte dei compagni). L'Udinese, sempre in bilico tra l'essere una grande o una provinciale, alterna prestazioni convincenti (l'ultima in casa contro il Milan) a inspiegabili black-out. Guidolin imbottisce il centrtocampo, mentre in attacco c'è Di Natale e, alle sue spalle, Pereyra (3-5-2 o 3-5-1-1).
La partita - La Roma parte forte. I friulani riescono a tamponare l'impeto dei giallorossi solo fino al 22', quando dopo uno scambio Pjanic-Gervinho, con il destro di quest'ultimo respinto corto da Scuffet, Totti scaraventa il pallone in rete per il 233° gol in carriera. Otto minuti dopo arriva il raddoppio di Destro, su perfetto taglio in area di Gervinho. L'ex Siena finora ha segnato un gol ogni 29 tocchi palla: caso unico in questo campionato. Gioca la Roma e fa gol. Gioca bene l'Udinese ma non fa gol. La differenza la fa Morgan De Sanctis, che blinda la porta giallorossa sui tentativi di Badu e Di Natale. Nella ripresa gli ospiti si compattano in difesa e trovano più spazi in avanti. E' così che arriva il 2-1 di Pinzi.
Cala l'intensità, cala la lucidità e le squadre si allungano. L'Udinese ha più benzina nelle gambe, ma nel suo momento migliore arriva il grande colpo che non ti aspetti: un sinistro micidiale di Torosidis, destro naturale, che lascia di stucco Scuffet. Con Basta che accorcia di nuovo le distanze all'80', il finale diventa piuttosto complicato per la Roma, che punta tutto sul possesso di palla e fallisce con Florenzi l'occasione per chiudere la contesa prima di tre infiniti minuti di recupero.
Cosa va: Roma: bella e solida. La coppia Totti-Destro funzione benissimo, così come Taddei versione tappabuchi: lì dove non arrivano Castan e Torosidis, c'è lui. Udinese: mai doma, almeno nel primo tempo. Se De Sanctis non avesse giocato il "modalità prodigio", salvando più volte la porta romanista, avremmo commentato un altro risultato.
Cosa non va - Roma: tira il freno a mano nel momento meno opportuno e nella ripresa rischia grosso per troppe disattenzioni. Qualche giocata un po' troppo superficiale di Pjanic il difetto da correggere. Udinese: l'orgoglio non è sufficiente a fare punti e la difesa non convince affatto.
Ancora cori anti-Napoli - Stavolta sono stati intonati solo da una piccola porzione di tifosi romanisti situati in Curva Nord, peraltro subito fischiati dal resto del pubblico. L'episodio si è verificato durante il primo tempo.