Colpo Fiorentina, il Napoli (in dieci) cade nel finale
CalcioNella 29.a giornata del campionato un gol di Joaquin punisce la squadra di Benitez all''87 . Il Napoli domina anche in inferiorità numerica, ma nel finale i viola trovano la rete della vittoria
NAPOLI-FIORENTINA 0-1
87' Joaquin
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Il trend è sempre lo stesso: bel gioco, tante occasioni e un risultato che, però, non arriva. E' il Napoli delle occasioni sciupate e dell'errore (rosso a Goulham) che ha fatto saltare i piani di Benitez. La Fiorentina coglie l'opportunità e raccoglie tre punti che, innanzitutto, gli permettono di allungare rispetto all'Inter sconfitta in casa dall'Atalanta. Per il Napoli ancora un'amarezza dopo quella rimedata con il Porto in Europa League e un occhio alla classifica con i viola che ora viaggiano a -7 punti dal terzo posto occupato dagli azzurri.
La supremazia del Napoli - Piglio della grande squadra, capacità di fare gioco e dettare i ritmi della partita, gli uomini di Benitez sono riusciti per gran parte del match ad irretire le doti di palleggio di una Fiorentina che ha faticato a giocare a causa della densità creata dagli avversari con Hamsik in costante raddoppio sul portatore di palla e Callejon e Insigne pronti ad attaccare gli esterni viola alle spalle allargando la retroguardia di Montella.
La svolta - Poteva essere in negativo, perché giocare in 10 per oltre un tempo sarebbe stato difficile per chiunque. Non per gli azzurri che dopo il rosso a Goulham si sono riorganizzati con un efficace 4-4-1 in cui Callejon ha dovuto ricoprire il ruolo di esterno di difesa e lo ha fatto con profitto non disdegnando incursioni in zona offensiva. Il Napoli ci ha provato e Neto è stato superlativo in un paio di circostanze.
Il calo giustificato - Con il passare dei minuti e con sulle gambe oltre un'ora in inferiorità numerica il Napoli ha pagato anche la fatica di coppa e la Fiorentina ha provato il colpaccio. E' stato Matri a fallire un paio di buone occasioni mentre Reina si è fatto trovare pronto su un tiro dalla distanza di Aquilani. Ma alla fine l'insistenza viola è stata premiata forse oltre il merito. Joaquin ha spinto di testa, tutto solo, un cross proveniente dalla sinistra.
La preoccupazione - In casa viola volti tesi al momento della sostituzione di Gomez uscito per un infortunio al ginocchio dopo un contrasto in area. Per il tedesco smorfia di dolore durante la passerella a bordo campo, ma lo staff della Fiorentina ha escluso problemi seri. Lo stesso Montella ha spiegato: "Siamo tutti più sollevati dopo aver visto che l'infortunio non è grave". Il ginocchio in causa non è quello che lo ha tenuto a lungo lontano dai campi in questa stagione. E a fine gara anche Mertens ha accusato un problema alla caviglia ed è stato costretto ad abbandonare il campo.
Alla fine la Fiorentina è riuscita ad espugnare il San Paolo, una vittoria che ripaga, in parte, la delusione per la sconfitta europea contro la Juve e impreziosisce un campionato che resta ottimo. Per Benitez la consolazione è data dal gioco e dalla mentalità, ma il tecnico spagnolo dovrà continuare a lavorare molto su una difesa che troppo spesso non è stata perfetta.
87' Joaquin
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Il trend è sempre lo stesso: bel gioco, tante occasioni e un risultato che, però, non arriva. E' il Napoli delle occasioni sciupate e dell'errore (rosso a Goulham) che ha fatto saltare i piani di Benitez. La Fiorentina coglie l'opportunità e raccoglie tre punti che, innanzitutto, gli permettono di allungare rispetto all'Inter sconfitta in casa dall'Atalanta. Per il Napoli ancora un'amarezza dopo quella rimedata con il Porto in Europa League e un occhio alla classifica con i viola che ora viaggiano a -7 punti dal terzo posto occupato dagli azzurri.
La supremazia del Napoli - Piglio della grande squadra, capacità di fare gioco e dettare i ritmi della partita, gli uomini di Benitez sono riusciti per gran parte del match ad irretire le doti di palleggio di una Fiorentina che ha faticato a giocare a causa della densità creata dagli avversari con Hamsik in costante raddoppio sul portatore di palla e Callejon e Insigne pronti ad attaccare gli esterni viola alle spalle allargando la retroguardia di Montella.
La svolta - Poteva essere in negativo, perché giocare in 10 per oltre un tempo sarebbe stato difficile per chiunque. Non per gli azzurri che dopo il rosso a Goulham si sono riorganizzati con un efficace 4-4-1 in cui Callejon ha dovuto ricoprire il ruolo di esterno di difesa e lo ha fatto con profitto non disdegnando incursioni in zona offensiva. Il Napoli ci ha provato e Neto è stato superlativo in un paio di circostanze.
Il calo giustificato - Con il passare dei minuti e con sulle gambe oltre un'ora in inferiorità numerica il Napoli ha pagato anche la fatica di coppa e la Fiorentina ha provato il colpaccio. E' stato Matri a fallire un paio di buone occasioni mentre Reina si è fatto trovare pronto su un tiro dalla distanza di Aquilani. Ma alla fine l'insistenza viola è stata premiata forse oltre il merito. Joaquin ha spinto di testa, tutto solo, un cross proveniente dalla sinistra.
La preoccupazione - In casa viola volti tesi al momento della sostituzione di Gomez uscito per un infortunio al ginocchio dopo un contrasto in area. Per il tedesco smorfia di dolore durante la passerella a bordo campo, ma lo staff della Fiorentina ha escluso problemi seri. Lo stesso Montella ha spiegato: "Siamo tutti più sollevati dopo aver visto che l'infortunio non è grave". Il ginocchio in causa non è quello che lo ha tenuto a lungo lontano dai campi in questa stagione. E a fine gara anche Mertens ha accusato un problema alla caviglia ed è stato costretto ad abbandonare il campo.
Alla fine la Fiorentina è riuscita ad espugnare il San Paolo, una vittoria che ripaga, in parte, la delusione per la sconfitta europea contro la Juve e impreziosisce un campionato che resta ottimo. Per Benitez la consolazione è data dal gioco e dalla mentalità, ma il tecnico spagnolo dovrà continuare a lavorare molto su una difesa che troppo spesso non è stata perfetta.