Corsa salvezza, dal Chievo al Catania a caccia dell'impresa
CalcioA 4 turni dal termine del campionato, oltre alla bagarre europea, infiamma anche la lotta per non retrocedere: i veneti difendono due punti di vantaggio su Bologna e Sassuolo, quest'ultimi in ascesa. Restano aggrappate ad un filo Livorno e Catania
di Gaia Brunelli
Se è nella coda che c’è il veleno, le quattro partite che mancano e i 12 punti a disposizione sono l’antidoto giusto. Chievo, Sassuolo, Bologna, Livorno e Catania. Un obiettivo solo. Gli applausi che hanno accompagnato la sconfitta contro il Sassuolo sono la spinta giusta per il Chievo che è quella messa meglio in classifica con un calendario di sfide contro squadre quasi senza obiettivi. La squadra di Corini è anche quella più abituata alla lotta per restare in A e da quando l’ha raggiunta nel 2000, l’ha persa soltanto una volta.
Sassuolo – Gli emiliani hanno ritrovato Berardi che ha festeggiato il gol 83 giorni dopo l’ultimo. Ma soprattutto ha gli scontri diretti a favore con il Bologna con cui si trova abbracciato a quota 28. Il calendario non è dei più favorevoli, ma la seconda vittoria di fila in trasferta ha caricato l’ambiente di speranza.
Bologna - A 28 ci sono anche i rossoblù di un Ballardini intenzionato a ripetere quanto fatto a Cagliari nel 2007/08. Di quella salvezza Acquafresca fu protagonista, ma ora è ancora alla ricerca del primo gol stagionale. La tensione dei tifosi non aiuta e l’addio di Diamanti pesa tanto.
Livorno - Se il Bologna a gennaio ha venduto, i toscani hanno cercato di rinforzarsi. Ma Belfodil non gira e la difesa è inciampata già in 67 gol subiti. Più di tutti. Il nuovo cambio di allenatore, con il ritorno di Nicola, potrebbe essere la svolta decisiva o l’errore definitivo.
Catania - Chi sta peggio sono i siciliani. 23 punti accompagnati da un Pulvirenti apparentemente rassegnato, ma con l’idea di un progetto per tornare subito in A. Senza polemiche e soprattutto senza veleni.
Se è nella coda che c’è il veleno, le quattro partite che mancano e i 12 punti a disposizione sono l’antidoto giusto. Chievo, Sassuolo, Bologna, Livorno e Catania. Un obiettivo solo. Gli applausi che hanno accompagnato la sconfitta contro il Sassuolo sono la spinta giusta per il Chievo che è quella messa meglio in classifica con un calendario di sfide contro squadre quasi senza obiettivi. La squadra di Corini è anche quella più abituata alla lotta per restare in A e da quando l’ha raggiunta nel 2000, l’ha persa soltanto una volta.
Sassuolo – Gli emiliani hanno ritrovato Berardi che ha festeggiato il gol 83 giorni dopo l’ultimo. Ma soprattutto ha gli scontri diretti a favore con il Bologna con cui si trova abbracciato a quota 28. Il calendario non è dei più favorevoli, ma la seconda vittoria di fila in trasferta ha caricato l’ambiente di speranza.
Bologna - A 28 ci sono anche i rossoblù di un Ballardini intenzionato a ripetere quanto fatto a Cagliari nel 2007/08. Di quella salvezza Acquafresca fu protagonista, ma ora è ancora alla ricerca del primo gol stagionale. La tensione dei tifosi non aiuta e l’addio di Diamanti pesa tanto.
Livorno - Se il Bologna a gennaio ha venduto, i toscani hanno cercato di rinforzarsi. Ma Belfodil non gira e la difesa è inciampata già in 67 gol subiti. Più di tutti. Il nuovo cambio di allenatore, con il ritorno di Nicola, potrebbe essere la svolta decisiva o l’errore definitivo.
Catania - Chi sta peggio sono i siciliani. 23 punti accompagnati da un Pulvirenti apparentemente rassegnato, ma con l’idea di un progetto per tornare subito in A. Senza polemiche e soprattutto senza veleni.