Milan, 500 mln per il club. Berlusconi: "Non vendo, è sacro"
CalcioPeter Lim, tycoon di Singapore, sarebbe pronto a mettere sul piatto una grossa cifra. Offerta che risalirebbe a novembre per il 51% del club. Il presidente smentisce: "Non scherziamo su queste cose. Vale di più"
"Il Milan non si vende e vale più di 500 milioni". Lo afferma Silvio Berlusconi a Porta a Porta. Ne vale 510?, gli viene chiesto. "Non scherziamo sulle cose sacre" risponde Berlusconi.
L'offerta (presunta) - Peter Lim, il tycoon di Singapore, sarebbe pronto a mettere sul piatto 500 milioni di euro per rilevare il Milan. E' quanto scrive La Gazzetta dello Sport che parla anche di una trattativa avviata in parallelo con Zong Quinghou, il secondo uomo più ricco di Cina, proprietario di un impero che spazia dall'alimentare alla distribuzione commerciale.
Fininvest, la smentita - Ma il gruppo Fininvest ha ribadito oggi che non c'è alcuna ipotesi di cedere il controllo del Milan. "In merito a indiscrezioni riportate dalla stampa - si legge in una nota diffusa stamane - la Fininvest smentisce nuovamente ogni ipotesi di cessione del controllo del Milan".
Il retroscena dell'affare - Secondo la ricostruzione di Sky Sport, Silvio Berlusconi non intenderebbe cedere la maggioranza delle azioni. L'offerta di Lim - che mercoledì sera era a Madrid con il suo socio, Jorge Mendes, per Real-Bayern, pronto a spostarsi a Lisbona per l'Europa League- risalirebbe a novembre: 500 milioni per il 51% del Milan. Offerta alla quale il Milan si sarebbe detto interessato, però, solo cinque mesi dopo. Lim, perciò, al momento non sembrerebbe più molto interessato a concludere. Non è escluso che nei prossimi mesi possa rifarsi sotto con un'offerta, ma stavolta certamente molto più bassa: vicina, cioè, ai 350 milioni di euro. In giornata, dopo la smentita di Fininvest, dovrebbe arrivare anche quella personale di Silvio Berlusconi.
Altre offerte dalla Cina? - Secondo la Gazzetta anche Barbara Berlusconi, nel suo recente viaggio negli Emirati Arabi, avrebbe preso contatti con vari imprenditori, in particolare con i rappresentanti del milionario cinese Zong Quinghou, che avrebbe mostrato il suo interesse per il Milan. La trattativa sarebbe già arrivata all'attenzione dei vertici Fininvest. Ma non esiste conferma di alcun tipo, da nessuna fonte. Per adesso.
L'offerta (presunta) - Peter Lim, il tycoon di Singapore, sarebbe pronto a mettere sul piatto 500 milioni di euro per rilevare il Milan. E' quanto scrive La Gazzetta dello Sport che parla anche di una trattativa avviata in parallelo con Zong Quinghou, il secondo uomo più ricco di Cina, proprietario di un impero che spazia dall'alimentare alla distribuzione commerciale.
Fininvest, la smentita - Ma il gruppo Fininvest ha ribadito oggi che non c'è alcuna ipotesi di cedere il controllo del Milan. "In merito a indiscrezioni riportate dalla stampa - si legge in una nota diffusa stamane - la Fininvest smentisce nuovamente ogni ipotesi di cessione del controllo del Milan".
Il retroscena dell'affare - Secondo la ricostruzione di Sky Sport, Silvio Berlusconi non intenderebbe cedere la maggioranza delle azioni. L'offerta di Lim - che mercoledì sera era a Madrid con il suo socio, Jorge Mendes, per Real-Bayern, pronto a spostarsi a Lisbona per l'Europa League- risalirebbe a novembre: 500 milioni per il 51% del Milan. Offerta alla quale il Milan si sarebbe detto interessato, però, solo cinque mesi dopo. Lim, perciò, al momento non sembrerebbe più molto interessato a concludere. Non è escluso che nei prossimi mesi possa rifarsi sotto con un'offerta, ma stavolta certamente molto più bassa: vicina, cioè, ai 350 milioni di euro. In giornata, dopo la smentita di Fininvest, dovrebbe arrivare anche quella personale di Silvio Berlusconi.
Altre offerte dalla Cina? - Secondo la Gazzetta anche Barbara Berlusconi, nel suo recente viaggio negli Emirati Arabi, avrebbe preso contatti con vari imprenditori, in particolare con i rappresentanti del milionario cinese Zong Quinghou, che avrebbe mostrato il suo interesse per il Milan. La trattativa sarebbe già arrivata all'attenzione dei vertici Fininvest. Ma non esiste conferma di alcun tipo, da nessuna fonte. Per adesso.
