Garcia: "La Juve ha vinto, ma difendo i miei come una mamma"

Calcio
Rudi Garcia e Antonio Conte (Foto Getty)

L'allenatore della Roma considera chiusa la rincorsa ai bianconeri: "Complimenti. Se hanno fatto questo campionato, però, è anche merito nostro. Qui abbiamo ridato entusiasmo". Poi si paragona a Mourinho: "Lui, come me, protegge i suoi giocatori"

Sappiamo che a Catania sarà difficile: quello siciliano è sempre un campo ostico per noi. Noi andremo lì per vincere, anche se, per me, oggi è praticamente certo che il campionato è chiuso". Ad affermarlo, nella conferenza stampa della vigilia di Catania-Roma, è l'allenatore dei giallorossi Rudi Garcia. "Complimenti alla Juve: hanno una grande dirigenza e grandi giocatori - aggiunge Garcia - se loro hanno fatto questo record, però, parte del merito è nostro. Allo stesso modo se noi abbiamo fatto così tanti punti parte del merito è loro. Abbiamo vinto il titolo morale? Questo fa piacere: vuol dire che abbiamo dato sempre tutto. Vuol dire che abbiamo giocato sempre da squadra e che abbiamo reso felici i nostri tifosi, anche grazie a un bel gioco.

Vincitori morali?
- "Se per me la Roma è la vincitrice morale della stagione in campo e fuori? Il titolo morale che volevo vincere era quello di far ritrovare l'orgoglio per la propria squadra ai nostri tifosi. Questo titolo morale si' che era la mia priorita', e lo abbiamo raggiunto perché non solo abbiamo giocato bene ma anche perche' abbiamo dato tutto sul campo" ha sottolineato l'allenatore francese, per nulla spaventato dalle dichiarazioni di Pjanic su Psg e Barcellona: "Miralem ha detto anche si trova molto bene a Roma, e che vuole rimanere qui. E io sono molto ottimista".

"Io come Mou"
- "Su un punto ci somigliamo io e Mourinho: proteggiamo sempre i nostri giocatori come farebbe una mamma con i propri bambini". Così il tecnico della Roma parla dello 'Special One' del Chelsea. Il francese, intervistato da 'Fox Sports', si è soffermato sul modo di allenare del collega portoghese: "Mourinho è veramente bravo perché vince in tutte le squadre che allena. Sul suo stile di comunicazione non posso dire niente, ha il suo modo di fare, mette un po' di pressione sugli altri - ammette Garcia - Del suo modo di allenare mi piace soprattutto il fatto che protegge sempre i suoi giocatori, e questo lo trovo normale, è un po' come una mamma con i suoi bambini: nessuno può dirgli qualcosa di male o toccarglieli. E su questo punto un po' ci somigliamo".