Inter, poker ed Europa nella festa di Zanetti: Lazio battuta

Calcio
Zanetti "bacia" il pubblico di San Siro al termine della partita
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Nell'anticipo serale della 37.a giornata i nerazzurri vincono 4-1 e ipotecano la qualificazione all'Europa League. Biava apre per i biancocelesti, Palacio (doppietta) e Icardi ribaltano il risultato. Chiude Hernanes. "Pupi" in campo nella ripresa

INTER-LAZIO 4-1
1' Biava (L), 7' e 37' Palacio (I), 34' Icardi (I), 78' Hernanes (I)

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Non poteva avere un finale che non fosse lieto, forse non sarebbe stato giusto altrimenti, perché le belle favole devono giocoforza terminare con una morale positiva. Javier Zanetti è l'esempio per i giovani che hanno in mente il calcio come possibile professione. Diligente anche nell'ultima apparizione a San Siro nonostante la panchina a incorniciare un'emozione sfoderata tutta nel giro d'onore nell'immediata vigilia della gara. A dir del vero sarebbe stato opportuno schierare il capitano dall'inizio e concedergli la passerella d'onore con una standing ovation. Non è stato così e poco male perché l'Inter ha battuto la Lazio ipotecando la qualificazione all'Europa League con una festa quasi tutta argentina. Detto di quella di Zanetti, in campo, ci hanno pensato Rodrigo Palacio, con una doppietta (17 gol in campionato) e Maurito Icardi a ribaltare il gol subito a freddo. Era stato Biava a sfruttare una palla vagante all'interno dell'area di Handanovic a gelare un San Siro che ha temuto per una festa che un'eventuale sconfitta avrebbe reso amara.

Preso il gol la squadra di Mazzarri ha ritrovato equilibri e misure e ha affondato laddove la Lazio, in questa stagione, si è mostrata più vulnerabile, nel reparto arretrato. Uomo in più dei nerazzurri è stato Mateo Kovacic, talento finalmente sbocciato e pronto, dalla prossima stagione, a caricarsi la squadra sulle spalle per qualità tecnica e personalità acquisita. Due assist preziosi per i compagni che si sono trasformati in altrettanti gol.

Va dato merito alla formazione di Reja di averci provato fino in fondo, anche con il doppio svantaggio come fardello da portare sul groppone per tutta la ripresa. Il boato di San Siro ha accolto al 52' l'ingresso in campo di Zanetti, fascia al braccio, come nei momenti d'oro. Poi è stata la volta anche di Diego Milito che ha vissuto una stagione funestata da infortuni e ripetute panchine. El Principe lascerà l'Inter a fine stagione ma continuerà a giocare. E gloria c'è stata anche per Hernanes che ha fissato il punteggio sul 4-1 con un gran gol da fuori area.

Alla fine, nonostante il forcing della Lazio, l'Inter ha vinto la partita, ha blindato la qualificazione all'Europa League e ha reso omaggio così al capitano di mille battaglie che ha concluso una carriera straordinaria e che ora metterà la sua esperienza al servizio del club di Thohir.