ESCLUSIVA. Il brasiliano traccia un bilancio della sua stagione giallorossa: "Con qualche rinforzo potremo fare qualcosa di importante. Il mio futuro? E' a Roma". Sul Mondiale: "Felice che Scolari mi abbia dato questa possibilità"
"Una squadra che vuole conquistare il campionato non può sbagliare. Noi abbiamo sbagliato, la Juventus no. Penso che abbia meritato lo scudetto". I complimenti alla squadra di Conte arrivano da Maicon, tra i pilastri del gruppo di Garcia, che per tutta la stagione ha provato a tenere testa alla formazione bianconera. Il terzino brasiliano, nonostante un'annata da zero titoli, è pronto a scommettere sulle potenzialità future dei giallorossi: "Ci sono calciatori importanti. Penso possa arrivare qualcuno in più e potremo aprire un ciclo importante - le sue parole - Il mio futuro è a Roma, spero di giocare pure nel nuovo stadio".
Intanto tornerà a giocare i Mondiali con la maglia della Seleçao, una scommessa vinta dopo l'addio alla Premier League: "Con Scolari abbiamo parlato al telefono quando ero ancora al Manchester City, facemmo una chiacchierata molto positiva - ricorda Maicon - Non mi ha detto però che ero confermato per il Mondiale. Avrei dovuto fare bene e sono contento che mi ha dato l'opportunità di andare in Brasile. Sono contento di giocarmi questa chance".
"Se sarà un Mondiale di festa o di protesta? Speriamo di festa. non credo sia il momento delle proteste - aggiunge - ma io devo pensare solo al mio lavoro, di giocatore della Nazionale brasiliana e dobbiamo essere pronti a fare il nostro in campo". Cercando di superare tutti gli avversari che si pareranno di fronte: "Quale temo di più? La Germania è una squadra difficile da battere, gioca insieme da tempo e può far bene".
Intanto tornerà a giocare i Mondiali con la maglia della Seleçao, una scommessa vinta dopo l'addio alla Premier League: "Con Scolari abbiamo parlato al telefono quando ero ancora al Manchester City, facemmo una chiacchierata molto positiva - ricorda Maicon - Non mi ha detto però che ero confermato per il Mondiale. Avrei dovuto fare bene e sono contento che mi ha dato l'opportunità di andare in Brasile. Sono contento di giocarmi questa chance".
"Se sarà un Mondiale di festa o di protesta? Speriamo di festa. non credo sia il momento delle proteste - aggiunge - ma io devo pensare solo al mio lavoro, di giocatore della Nazionale brasiliana e dobbiamo essere pronti a fare il nostro in campo". Cercando di superare tutti gli avversari che si pareranno di fronte: "Quale temo di più? La Germania è una squadra difficile da battere, gioca insieme da tempo e può far bene".