Il Milan sale sull'Honda d'Inzaghi, Lazio affondata 3-1

Calcio
Pippo Inzaghi abbraccia Muntari e Abate dopo la rete del momentaneo 2-0 rossonero
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Sotto gli occhi del presidente Berlusconi e Fernando Torres i rossoneri non lasciano scampo ai biancoazzurri all'esordio a San Siro. Decidono il giapponese, Muntari e Menez. Atalanta-Verona finisce 0-0

MILAN-LAZIO 3-1
7' aut. Honda (M), 56' Muntari (M), 64' rig. Menez (M), 67' aut. Alex (M)

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Inzaghi si è già preso il Milan. SuperPippo non poteva chiedere esordio migliore da allenatore a San Siro. Sotto gli occhi di Silvio Berlusconi, del neo acquisto Fernando Torres, Tavecchio e Antonio Conte i rossoneri strapazzano la Lazio 3-1 nel terzo anticipo della prima giornata di Serie A.

E’ un Milan che vince e convince. Lontano parente di quello poco ammirato e spesso preso a schiaffi nel pre-campionato. Devastante sulle fasce con uno sfavillante El Shaarawy, Menez a suo agio da “falso nueve” e soprattutto una difesa finalmente ordinata e compatta. Merito anche di un centrocampo solido e roccioso. Se l’impatto di Inzaghi sul campionato è stato pressoché devastante, lo stesso può dirsi, seppur con un’accezione non prettamente positiva, per De Vrij. L’olandese, uno dei grandi colpi di Lotito e Tare, è stato infatti protagonista in negativo sia in occasione del gol del momentaneo 1-0 di Honda, sia sul fallo da rigore del 3-0 trasformato da Menez.

Ma è stata tutta la Lazio ad essere poco brillante. Macchinosa, poco pungente, e soprattutto distratta in difesa. Che neppure l’autogol del 3-1 di Alex è riuscito a risvegliare più di tanto. Con Diego Lopez che al 94' neutralizza un calcio di rigore di Candreva. Merito anche del Milan e di Inzaghi. Stratega in panchina quanto trascinatore in campo in occasione dei festeggiamenti per le reti rossonere. In campo o in panchina non fa differenza: è già il Milan di SuperPippo. C'è ancora molto da lavorare, ma la strada intrapesa sembra essere già quella giusta.


ATALANTA-VERONA 0-0

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Ai più sarà sembrata una partita di fine stagione. Brutta, con poche occasioni, quindi piuttosto noiosa. Atalanta e Verona, più la squadra bergamasca che quella veneta per dirla tutta, hanno fatto davvero poco per cercare di scardinare lo zero a zero nel loro esordio stagionale allo stadio Azzurri d’Italia. Colpa delle gambe pesanti e dei postumi della preparazione estiva, dirà qualcuno.

Della notte di Bergamo ci restano pochi lampi, quasi tutti scoccati dalla squadra ospite: nel primo tempo, al 23’, il portiere Sportiello si oppone prima alla conclusione di Jankovic e poi a quella di Toni; nella ripresa (35’) tocca a Gomez, a pochi passi dalla porta, farsi fermare da Sportiello. In questa seconda circostanza, però, l'attaccante gialloblù aveva commesso fallo su Dramè.

Dai nerazzurri un segnale arriva solo nel finale. Tutto nasce da uno spunto di Bonaventura, tra i più vivaci dell’Atalanta, che cerca e trova Boakye nell’area avversaria. Il colpo di testa è innocuo e anche viziato da un tocco di mano del ghanese ex Sassuolo e Genoa, che tra l’altro non viene nemmeno ammonito. La prima di Atalanta e Verona è tutta qui: uno 0-0 tutt’altro che indimenticabile.