Francesi, spagnoli e greci: i nuovi rinforzi delle big di A

Calcio
Jeremy Menez è uno dei francesi arrivati in A in questo calciomercato. Tra gli altri M'Vila all'Inter e Coman alla Juventus (Getty)
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Nel nostro campionato gli stranieri superano gli italiani e abbondano in particolare nelle pretendenti allo scudetto. Molti sudamericani, ma aumentano spagnoli e francesi. E non mancano turchi, greci e maliani

di Roberto Brambilla

L'Inter una colonia sudamericana con serbi, croati e sloveni. Il Milan e la Juve che parlano francese e il Napoli spagnolo. Il calciomercato 2014 ha cambiato seppur di poco, la geografia delle rose delle big della Serie A. Ecco il “mondo” visto dagli spogliatoi.

Inter, dai Balcani alle Ande – Una volta la Pinetina era una succursale di Buenos Aires. Ora tra cessioni (Milito e Cambiasso) e ritiri la colonia argentina, la più numerosa in A con 39 giocatori, è rimasta solo con quattro uomini. I due attaccanti Icardi e Palacio, il difensore Campagnaro e il portiere di riserva Carrizo. Lo stesso numero di giocatori del gruppo brasiliano, diventato più folto con l'acquisto di Dodò dalla Roma. Tanto Sudamerica (c'è anche il Cile del neonerazzurro Medel e la Colombia di Guarin) ma anche tanti Balcani. Con il serbo Vidic, il croato Kovacic e i due sloveni Handanovic e Krhin, in una rosa che ha un francese (M'Vila) e un giapponese, il "solito" Nagatomo.

Allez Milan – I rossoneri si sono trasformati nell'ultimo calcio mercato in una piccola Francia. Quattro transalpini, due in difesa (Mexes e Rami) e una coppia in attacco, il neoarrivato Menez e il figliol prodigo Niang. Un gruppo a cui si è sommata la colonia spagnola, rifiorita dopo anni con l'ingaggio del galiziano Diego Lopez e del madrileno Fernando Torres. E I brasiliani? Uno. Alex, comprato quando nella stagione dell'addio Kaka, Robinho e Gabriel, in prestito al Carpi.

Juventus, otto nazionalità e tanta Francia –
Anche a Vinovo come a Milanello si è alzato il tricolore bianco-rosso-blu. A fare da compagno a Pogba sono arrivate la stellina Coman e il veterano Evra, facendo diventare il francese la lingua più parlata nello spogliatoio dopo l'italiano e insieme allo spagnolo. Con due iberici, Llorente e il neoarrivato Morata e due argentini, l'Apache Tevez e El Tucu Pereyra. Il cileno Vidal e l'uruguaiano Caceres. Senza dimenticare gli altri europei, come lo svizzero Lichtsteiner.

Roma, una multinazionale che parla greco – Sarà che i loro proprietari sono stranieri ma i giallorossi hanno un parco-giocatori globale. Tre greci, di cui due arrivati nell'ultimo calciomercato (i difensori Holebas e Manolas), due olandesi, due brasiliani, il primo inglese della storia del club Ashley Cole ma anche un maliano (Seydou Keita), un lituano (Švedkauskas) e un turco Salih Ucan, a 15 anni dalla meteora Gulunoglu.

Napoli, made in Spain –
Il madrileno Rafa Benitez ha sempre preferito avere giocatori che conoscessero il suo gioco e possibilmente suoi connazionali. Nell'ultima sessione di mercato, in cui è partito Reina, sono stati ingaggiati David Lopez e Michu, facendo salire a quattro il numero di spagnolo in rosa (ci sono anche Albiol e Callejon). Una pattuglia numerosa seguita da quella sudamericana con ben 8 giocatori nati in America Latina (2 ciascuno per Argentina, Brasile, Colombia e Uruguay), in una rosa che ha il primo giocatore nato in Canada a esordire (e segnare in A) l'olandese di Toronto Jonathan De Guzman.