Inzaghi: "Spirito giusto, questo è un gruppo straordinario"

Calcio
I giocatori del Milan esultano con Inzaghi
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L'allenatore del Milan soddisfatto per la vittoria del Tardini: "Ma non dimentichiamoci da dove arriviamo". Donadoni polemico con l'arbitro: "Ha sbagliato più lui che noi"

Pippo Inzaghi è "felice e orgoglioso" per la splendida vittoria del Milan al Tardini: "Questo è un gruppo straordinario, non dimentichiamo da dove veniamo - le sue parole a fine match - Nel primo tempo ho visto belle combinazioni e gol fantastici. Ma è altrettanto vero che abbiamo avuto disattenzioni e ogni tiro che ci hanno fatto era gol. Detto questo il Milan ha meritato di vincere e su questo ci sono poche discussioni". Non vincere, prosegue il tecnico, "sarebbe stato un vero peccato, visto che abbiamo avuto la partita sempre sotto controllo. Non meritavamo certo di pareggiare, anche perché questa squadra ha bisogno di certezze e di entusiasmo. Questo è lo spirito del Milan, non so dove potremo arrivare ma sono felice e orgoglioso".



Sabato arriva a San Siro la Juventus campione d'Italia, "Una squadra - sottolinea SuperPippo - ancora fuori portata, ma giochiamo a San Siro e abbiamo i loro stessi punti. A lungo andare sono più forti, ma in una partita secca cercheremo di colmare il gap tecnico con altre qualità. Adesso sono felice, magari arriveranno momenti più difficili, però vi assicuro che quando vedo allenare i miei giocatori, facciamo questi gol e siamo pari a Juve e Roma allora non posso che essere contento". L'ultima battuta è su Menez, strepitoso protagonista della serata: "Gioca nel ruolo che predilige e io cerco di metterlo nelle condizioni migliori. Lo abbiamo preso a parametro zero ma se i parametri zero sono questi...".

La rabbia di Donadoni - "Di questa partita non butto nulla, siamo solo stati ingenui in qualche circostanza e abbiamo regalato due-tre gol. Non mi sembra che il Milan ci abbia surclassato e questa partita ci deve dare orgoglio". Roberto Donadoni, a fine match, non recrimina sul risultato anche se se la prende con la conduzione di gara insufficiente: "L'arrore del giocatore puo' starci, quello dell'arbitro sull'espulsione di Felipe proprio no. E' inconcepibile come le partite a volte vengano rese complicate. L'espulsione di Felipe non l'ho capita, non ha fatto assolutamente nulla e questo in un momento in cui dovevamo recuperare il risultato ci ha penalizzato ulteriormente". Senza dimenticare, aggiunge Donadoni, il rigore per il Milan (che nasce, a suo dire, da un fallo iniziato fuori area) e da un fallo di mano dei rossoneri sanzionato con una punizione sulla linea anziché col rigore.