Decreto stadi: il governo ottiene la fiducia alla Camera

Calcio
Poliziotti impegnati negli scontri con i tifosi del Cska all'Olimpico di Roma, nel corso di un match di Champions (Getty)
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Votata con 323 sì, 168 no e 9 astenuti. Il decreto contiene anche norme sulla protezione internazionale e sulla destinazione di risorse a Polizia e Vigili del fuoco. Le reazioni: il calcio sul piede di guerra

Il Governo ha posto la fiducia (la numero 23 di questo Esecutivo) sul decreto stadi. E con 323 sì, 168 no e 9 astenuti l'ha ottenuta. Il decreto contiene anche norme sulla protezione internazionale e sulla destinazione di risorse a Polizia e Vigili del fuoco. Ora l'Aula procede con la votazione degli ordini del giorno prima del voto finale sul provvedimento.

In attesa, tante sono state le reazioni dei vertici istituzionali del calcio e dei club. Le società di calcio sono sul piede di guerra per la “tassa” sui biglietti delle manifestazioni sportive, introdotta dal Decreto stadi. I fondi serviranno per pagare le spese straordinarie di ordine pubblico. Ma quei soldi potrebbero non arrivare mai alla Polizia. Se non ci sarà una norma ad hoc il contributo dei club finirà nel “Fondo riassegnazioni” gestito dal Tesoro e non al Dipartimento di pubblica sicurezza.

Tavecchio: “La serrata? Prematuro” - Il presidente della Figc Carlo Tavecchio frena la protesta: "E' una decisione inaspettata che ci trova ovviamente non in sintonia con la strategia, soprattutto per la tempistica e la  mancata consultazione, questo è il problema. Ovviamente i club non possono essere contenti ma credo che sia prematuro parlare di serrata, bisogna valutare con attenzione queste riflessioni. Speranza di modifiche? Il  tempo è molto breve, mi pare ci sia solo una settimana. E' un'operazione molto 'pratica' da parte del governo". Il presidente federale sottolinea poi i molti costi sostenuti dalle società: "I club hanno fatto i tornelli, hanno sistemato gli stadi, hanno messo gli steward. Poi dopo il problema è che all'esterno dello  stadio la polizia fa ordine pubblico, ma bisogna considerare anche  quest'onere che hanno sostenuto le società e gli enti locali".


Il Fondo -
Il fondo del tesoro, dove confluiscono le risorse di varie amministrazioni, prevede la ridistribuzione degli introiti entro un determinato tetto, che il ministero dell’Interno ha però già superato. La conseguenza è che i contributi in eccesso restano nel Fondo e vanno a finanziare altri bilanci, sulla base, dicono gli esperti, "di un sano egoismo istituzionale". 



Polizia d’accordo – "Bene ha fatto il presidente Renzi a sostenere con fermezza e determinazione la posizione del governo sull'emendamento relativo al concorso delle società di calcio alle spese per le ore di straordinario dei poliziotti, impegnati nei servizi di ordine pubblico allo stadio". Lo hanno detto il segretario dell’Associazione nazionale dei funzionari di Polizia, Lorena La Spina, e il segretario generale del Siap Giuseppe Tiani.