Tavecchio: "Conte resta ct, presto riforma dei campionati"

Calcio
Carlo Tavecchio auspica una riforma dei campionati (Getty)
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Il presidente della Figc conferma l'attuale ct: "Resterà almeno fino alla fine del biennio". Sulla riduzione delle squadre in serie A e in serie B: "Se ci fosse un veto chiederemmo aiuto al Coni, è il punto di partenza per rilanciare il calcio italiano"

"Conte rimarrà sicuramente alla guida della Nazionale almeno fino alla fine del biennio". Carlo Tavecchio, presidente della Figc, esclude l'ipotesi di dimissioni anticipate del ct azzurro e chiederà che nel 2016 la Serie A si concluda il 15 maggio. "Ho ragionevoli elementi per ritenere che il prossimo campionato finirα il 15 maggio, è un'ipotesi molto credibile. Altro discorso gli stage: credo che li faremo comunque, se poi mancheranno i giocatori dei club impegnati nelle coppe europee ne prenderemo atto", dice il n.1 di via Allegri, che confida nel buon senso delle società del massimo campionato. "Se siamo persone normali, capiremo che se gli stage fossero in prossimità di un incontro sarebbe sbagliato farli, ma se al contrario fossero a distanza di due settimane saremmo nel giusto e prenderemmo  soluzioni diverse. Ricordo alle societα che quando un calciatore viene convocato aumenta il suo valore e non credo sia un fatto marginale". Poi, sul futuro del ct: "Rimarrà certamente nel rispetto del biennio".

"Confido molto nella comprensione delle componenti per quanto riguarda la riforma dei campionati. Poi è chiaro che se dovessimo trovarci di fronte a un muro l'unica strada possibile è andare al Coni". Il presidente della Figc, non esclude la possibilità di chiedere l'intervento del Comitato olimpico nazionale per modificare lo statuto Figc ed eliminare questa alta percentuale necessaria che diventa una sorta di diritto di veto occulto. La riforma dei campionati, con la riduzione della serie A a 18 squadre e la serie B a un massimo di 20, è definita da Tavecchio "la madre di tutte le riforme". Ma per vararla serve il 75% dei consensi. "Se come dicono tutti si vuole dare una spinta al calcio italiano bisogna ridurre l'area professionistica e per farlo bisogna scendere a 18 squadre in serie A e ad un massimo di 20 in serie B - spiega  Tavecchio -. La Lega Pro dovrà partire con un percorso senza ripescaggi, perché dobbiamo creare una cultura secondo cui un campionato bisogna vincerlo per passare di categoria".