Manenti a Collecchio. Parma-Udinese a rischio porte chiuse

Calcio
A rischio la partita contro l'Udinese. Si potrebbe giocare a porte chiuse (Foto Getty)

Il presidente rassicura: "I soldi li ho davvero, non sono un pazzo. Abbiamo un piano industriale che fa paura". Solo sabato si saprà se la sfida di domenica verrà giocata a porte aperte. Tavecchio incontra il sindaco di Parma e Beretta

Manenti: "I soldi li ho davvero". Anche oggi Parma si è svegliata con la speranza di trovare certezze per consentire un futuro alla squadra cittadina. "I soldi li ho davvero, non sono un pazzo. Non bluffo, pensate che sia matto?", ha detto Giampietro Manenti arrivato nel pomeriggio a Collecchio, che continua a chiedere fiducia ad una piazza che però inizia a perdere la pazienza. "Fateci lavorare, so che siete pessimisti ma non sono un pazzo. Abbiamo un piano industriale che fa paura, state tranquilli. Ora vi divertite voi, poi quando saremo a posto dirò tutto quello che è successo in questi giorni".

I soldi però non sono ancora arrivati: "Far transitare parecchi soldi dall'estero non è facile, ci sono iter tecnici e burocratici da rispettare", ha aggiunto Manenti a Parma Today. "Ma garantisco che i soldi ci sono. Non posso però sobbarcarmi 7 anni di cattiva gestione". Il patron crociato ha poi tranquillizzato la piazza sul rischio che Parma-Udinese possa non disputarsi per le pendenze della società con gli steward e le utenze di luce e acqua: "Abbiamo parlato con gli steward lunedì, ci hanno rassicurato e li abbiamo convinti, avranno tutto quello che gli spetta".

In bolletta. Sarà presa sabato mattina dal Gos, Gruppo Operativo sulla sicurezza, la decisione di disputare o meno, e con quali modalità, la gara di campionato in programma domenica al Tardini fra Parma e Udinese: al momento lo scenario che si profila è l'ok alla disputa dell'incontro, nella peggiore ipotesi a porte chiuse. La grave situazione economica del club ha portato ad un arretrato di molti mesi di pagamento di addetti alla sicurezza e steward che, nella giornata di ieri, hanno minacciato di non presentarsi domenica allo stadio. 
Nessun problema invece sul fronte dell'energia elettrica nel caso di distacco del servizio da parte del fornitore (Iren). Su questo fronte è già stata richiesta una proroga ma se non arrivasse lo stadio Tardini è comunque in grado di sopperire alle esigenze della struttura con un gruppo di continuità in grado di fornire energia elettrica per l'intera durata dell'incontro.
Smentita Baraldi. "Il calcio in questo momento non è una scelta di investimento promozionale prioritaria". Così l'ex dirigente di Parma, Lazio e Bologna, Luca Baraldi, ha smentito le voci di un possibile interessamento del patron della Segafredo, Massimo Zanetti, al Parma. "Sono stati fatti ingenti investimenti in altri ambiti sportivi; in particolare stiamo operando in F1, attraverso un accordo con la McLaren. Il calcio in questo momento non è prioritario".

Tommasi a Collecchio.
"Le promesse fatte negli ultimi giorni  non sono state mantenute, non si è mosso nulla e questo ovviamente preoccupa". Sono le parole del presidente dell'Associazione Italiana Calciatori all'uscita del centro sportivo del Parma. Tommasi, dopo le rassicurazioni fatte nei giorni scorsi dal presidente del club emiliano Manenti, era atteso solo all'inizio della prossima settimana. La sua visita a sorpresa ha aumentato l'allarme sui possibili sviluppi della situazione.

Tavecchio incontra il sindaco di Parma e Beretta. Il Presidente della Federcalcio ha incontrato a Roma il sindaco di Parma Federico Pizzarotti e il Presidente della Lega di Serie A: sul tavolo la delicata questione della crisi del club. Alla riunione ha partecipato in collegamento telefonico anche Damiano Tommasi. "Nel corso dell'incontro - si legge in una nota della Figc - è stata espressa la piena solidarietà nei confronti di tutti i tesserati, i dipendenti ed i tifosi del club crociato ed è stato inoltre ribadito il massimo sostegno delle istituzioni calcistiche, nel rispetto del quadro normativo vigente e delle reciproche responsabilità, affinchè si creino le condizioni economiche e ambientali che consentano il proseguimento dell'attività sportiva".