Aia, Zappi nuovo presidente arbitri: vince le elezioni con oltre il 72% dei voti

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Antonio Zappi è il nuovo presidente dell'Associazione Italiana Arbitri, prende il posto di Carlo Pacifici. L'ex arbitro e dirigente, con 40 anni di appartenenza all'AIA, è stato eletto con oltre il 72% dei voti espressi per via telematica dall'Assemblea. È intervenuto anche Gravina, il presidente della Federcalcio, per evidenziare l'impegno per contrastare la violenza nei confronti degli arbitri

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Antonio Zappi è il nuovo presidente dell'Associazione Italiana Arbitri. Ha sconfitto l'altro candidato, Alfredo Trentalange, con il oltre il 72% dei voti espressi dall'Assemblea tenutasi a Roma, con votazione telematica. 59 anni, tributarista, ex arbitro e dirigente con 40 anni di appartenenza all'AIA, Zappi succede così a Carlo Pacifici, che era in carica dall'aprile 2023. Pacifici era a sua volta subentrato proprio a Trentalange, dimessosi sull'onda del caso D'Onofrio, l'ex procuratore arbitrale arrestato per narcotraffico. Trentalange era stato poi assolto in sede sportiva dall'accusa di omesso controllo e si era quindi candidato nuovamente. Nel corso dell'Assemblea è intervenuto da remoto anche il presidente della Federcalcio Gravina, che ha sottolineato l'impegno per contrastare la violenza nei confronti degli arbitri, scesi in campo nello scorso weekend con un segno nero sul volto proprio per sensibilizzare sul tema.

Zappi: "Sì a Var a chiamata, su violenza risposta dura"     

"Sono particolarmente favorevole al VAR a chiamata, credo che una giustizia sostanziale debba prevalere. Mi piacerebbe che un capitano o un allenatore potesse alzare il braccio per chiedere una on field review, vorrei che il rugby insegnasse al calcio questa capacità di aprirsi alla trasparenza totale". Così Antonio Zappi, neo presidente dell'Aia appena eletto, dice la sua sulla possibilità di introdurre il VAR a chiamata. Zappi, poi, torna sul tema della violenza contro gli arbitri sottolineando come sia arrivato il momento di una "risposta dura e fortemente repressiva, il ministro Abodi ha assicurato impegno e sarà una delle prime interlocuzioni che avrò", mentre sulla possibilità di aprirsi alla commercializzazione degli audio tra arbitri e sala VAR conferma la propria apertura ammettendo che sarebbe favorevole, "come succede con i Gran Premi di Formula 1", ad avere "un tasto rosso e uno verde che consentano di comprendere la comunicazione tra terreno di gioco e sala VAR per sapere il percorso decisionale che ha portato a una decisione". Poi sulla possibilità di avere Daniele Orsato come direttore tecnico, figura che deciderà quali saranno i designatori degli organici, ammette di non essere "favorevole ai calciatori che uscendo dal terreno di gioco diventano subito allenatori".  Infine  un pensiero sull'autonomia dell'Aia che consentirà di "avere dotazioni finanziarie da impiegare con la nostra capacità di darci organizzazione gestionale da noi. Fino a oggi la federazione ha avuto un controllo totale sulla disponibilità di budget, da domani non saremo più soggetti a controlli preventivi, pur all'interno di un controllo di conformità dell'ordinamento federale", conclude.