Roma, concerto per la Signora. Ma il violino non suona più

Stasera la sfida con la Juve che può chiudere o riaprire il campionato. Com'è lontano il segno del violino all'arbitro, l'adrenalina a mille e quella certezza: "Vinceremo lo scudetto". Guardando ora quella dichiarazione, la convinzione di Rudi Garcia sembra un lontano ricordo. Eppure sono passati soli cinque mesi dal primo atto di Roma-Juve. Il tempo di un girone e la Roma è diventata un'altra squadra. Dalla lotta scudetto si è passati a un altro slogan: "Teniamoci stretto il secondo posto".

D'altronde Garcia non può pensare altro dato che il distacco dal primo posto è di nove punti. Più che guardare avanti la Roma deve voltarsi: il Napoli è dietro solo tre punti. La Roma non vince in casa da nove partite (considerando anche i novanta minuti di Coppa Italia contro l'Empoli). Così si spiega anche l'involuzione di una squadra che dopo la sconfitta per 7-1 contro il Bayern Monaco non è stata più la stessa. Nel filo storico di questi ultimi mesi entrano pure l'eliminazione dalla Champions e le prestazioni poco convincenti contro Parma e Verona. Alla Roma serve una scossa per voltare pagina.

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