Parma, Manenti: "Io un bluff? Forse". Leonardi si dimette

Calcio
Manenti e Leonardi all'Olimpico prima del match tra Roma e Parma (foto getty)

Il direttore generale del club comunica le sue dimissioni per motivi di salute, il presidente invece si difende in un'intervista esclusiva a Sky Sport24: "I soldi ci sono sempre stati, arrivano dall'Est Europa, ma anche dall'Italia"

“Stiamo cercando di preparare il documento da portare in Procura in modo che ci sia un piano credibile e duraturo da portare avanti. Abbiamo visto tutta la parte economica, fiscale e legale e cercheremo nei prossimi giorni di iniziare a fare dei pagamenti. Andremo in Procura con dei pagamenti fatti perché altrimenti sarebbe assurdo. Entro il 30 giugno pagheremo la parte inevasa". Giampietro Manenti spiega così la situazione del Parma in un’intervista esclusiva a Sky Sport24.

Rischio bluff - Il presidente del club ducale non cambia registro, conferma di non voler mollare il club e soprattutto sposta ancora in avanti l’appuntamento con le pendenze economiche che gravano sulla società. “Ho sempre parlato di tempi tecnici - si difende Manenti - I soldi ci sono sempre stati. Da chi? Sponsor che credono nel sistema calcio italiano. Investitori dall'Est Europa? Anche dall'Italia”. Sul possibile fallimento del Parma, Manenti replica che “dipende solo dalle volontà delle persone, con un piano credibile non succederà: io sono un bluff? Probabilmente sì, probabilmente no”.

Il dg Leonardi si dimette -
Pietro Leonardi ha rassegnato le sue dimissioni da Direttore Generale del club. "Ho deciso di dimettermi da Direttore Generale del Parma Fc Spa. Le mie condizioni di salute, peggiorate negli ultimi tempi e l'attuale situazione ambientale che si è mio malgrado venuta a creare, non mi consentono più di svolgere il mio lavoro proficuamente, non volendo oltretutto risultare d'impaccio all'attuale proprietà", ha detto Leonardi in una nota. "Ringrazio i miei collaboratori, i dipendenti tutti, lo staff tecnico, i calciatori e la tifoseria, ai quali mi sento e mi sentirò sempre profondamente legato".

Pizzarotti: "Parma-Atalanta a rischio" - “La percentuale che Parma-Atalanta si giochi al 50%? Secondo me è calata al 40%, stiamo facendo le verifiche tecniche con la Lega. Non è semplice, salvo che non sia lo stesso Parma a trovare le possibilità”. Così il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, nella sede della Figc dove ha incontrato il presidente Carlo Tavecchio per discutere del caos del club ducale. Le probabilità che il Parma giochi sono legate alla gestione dello stadio Tardini. “Bisogna capire chi può organizzare l'evento e in che modalità, perché ovviamente il comune non vuole sostituirsi o trovare le risorse economiche: vedo calare le possibilità".

Strategia Figc - “Voglio capire la strategia della Figc - aggiunge Pizzarotti – noi d'impegno ne abbiamo messo tanto, ma si esaurirà prima o poi perché dobbiamo tornare a fare le nostre cose. La Lega e la Figc facciano quello che devono fare". Il sindaco di Parma evita di parlare di Giampietro Manenti: “Non lo sento da venerdì scorso - spiega - Parlo con le persone che ancora lavorano anche senza stipendio al Parma Calcio, mi tengono aggiornato sulla situazione. Sento anche il commercialista che sta seguendo i suoi conti per avere qualche informazione. Se Manenti non mi chiama, chiamo io altri”.

Tavecchio: "C'è un piano per giocare" - “Abbiamo predisposto un piano per fare in modo che domenica si possa giocare definitivamente”. Così il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, al termine dell'incontro con Federico Pizzarotti e i rappresentanti della Lega Serie A per discutere del futuro del club ducale. “Abbiamo predisposto un piano che sarà sottoposto all’assemblea di venerdì - spiega Tavecchio, con accanto il sindaco della città ducale - Mi recherò a Parma per illustrare il piano ai calciatori, sperando che venga accolto".