Inzaghi: "La squadra è con me, mi auguro di restare a lungo"

Calcio
"Berlusconi mi chiama ogni due, tre giorni. Anche Galliani mi è vicino", ha detto l'allenatore rossonero

"Anche i grandi allenatori soffrono e fanno fatica", attacca Inzaghi in vista del Cagliari. "Vado avanti per la mia strada, poi chi dovrà valutarmi farà le sue scelte". Intanto la Curva rossonera indice uno sciopero: disertiamo lo stadio

Inzaghi: "La squadra è con me". "Il mio pensiero è di rimanere al Milan. Ci sono grandi allenatori che soffrono proprio come me". L'allenatore rossonero non alza bandiera bianca. Il Milan galleggia in posizione anonima, ma l'ex attaccante non ha nessuna intenzione di abbandonare la barca. La sconfitta incassata a Firenze, con l'ennesima rimonta subita, ha lasciato l'amaro in bocca, ma ha restituito qualche certezza all'allenatore. "A Firenze abbiamo fatto una buonissima partita, non meritavamo assolutamente di perdere. Abbiamo speso molto, creato tante occasioni e sull'1-0 abbiamo provato a chiudere i conti senza riuscirci. Se abbiamo creato 5-6 occasioni, vuol dire che la condizione fisica è buona", dice Inzaghi alla vigilia della sfida con il Cagliari. "E' un momento complicato, servono poche parole e tanti fatti. Dobbiamo ritrovare la vittoria, aggiungere i 3 punti alla prestazione fornita a Firenze. Contro i viola dovevamo trovarci con 2 gol di vantaggio a un quarto d'ora dalla fine".

Futuro. "Non credo si sia vista una squadra che non è con il suo allenatore o che non pensi di poter raggiungere qualche obietivo", prosegue Inzaghi. "Sono sereno, sempre più convinto della mia forza e delle mie scelte. Questo lavoro mi piace motissimo, lo farò per tanto tempo. Ho un contratto, mi auguro di restare qui a lungo. La società valuterà il mio operato e deciderà. Sicuramente, però, farò l'allenatore. Del resto, in giro vedo tecnici che soffrono in grandissime squadre. Pensare che io non dovessi soffrire al Milan, alla prima esperienza, è utopistico".

Infermeria. "Fino a gennaio la squadra ha fatto molto bene, poi siamo incappati in una lunga serie di vicissitudini. Siamo stati rimontati troppe volte, questi punti persi pesano sulla nostra classifica. Ora recuperiamo tanti interpreti, avremo meno scuse e potremo cercare di giocare un bel calcio nelle ultime 11 giornate. Poi, alla fine, chi deve  decidere... deciderà".

Protesta Curva Milan. "Invitiamo tutti a disertare lo stadio in occasione di Milan-Cagliari. Dovranno restare completamente soli, come ci hanno fatto sentire tante, troppe volte in questi anni": la Curva Sud rossonera lancia per domani la protesta contro la società in un lungo comunicato con una serie di domande al presidente Silvio Berlusconi, come queste: "Quanta voglia ha ancora di riportarci sul tetto del mondo? E se non ne ha voglia, perchè prolungare l'agonia di questammediocrità che ci sta lentamente portando verso il fondo?".