Inzaghi: "Gara condizionata da due episodi dubbi"

Calcio
Duro sfogo dell'allenatore del Milan dopo la sconfitta al Mapei Stadium (Foto Getty)
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"Oggi è difficile parlare di calcio", è la critica di Inzaghi dopo la sconfitta con il Sassuolo. "Ci vorrebbe un calendario con il Milan unico avversario", la risposta di Berardi che aggiunge, "credo resterò qui"

"Il gol di Berardi non c'era e questo ha condizionato la partita". Filippo Inzaghi cerca un alibi per la sconfitta del suo Milan in casa del Sassuolo, evocando il gol fantasma dell'attaccante - il primo dei tre - e altre decisioni arbitrali. "Vai sotto 1-0 con un gol che non c'è,  poi il raddoppio con un fuorigioco: è logico demoralizzarsi". Il Milan aveva rimontato fino al 2-2, "ma a quel punto Bonaventura è stato espulso: il primo giallo non c'era, il secondo è molto dubbio perchè quando si è ad un centimetro non può essere volontario il fallo di mano. E quindi, quando rimani il dieci a 35' diventa difficile. Poi la squadra ha voluto vincere la partita. Oggi penso sia difficile commentare una partita del genere. Come a Napoli, diventa difficile e dispiace perchè bisognerebbe parlare di calcio e oggi si fa un po' fatica onestamente. Adesso abbiamo due partite per finire a testa alta- conclude Inzaghi- e poi vedremo. E' chiaro che tenersi stretto per tutti noi il Milan è qualcosa di importante".
Alla delusione di dell'allenatore del Milan si contrappone la gioia di Domenico Berardi, 14 reti in campionato con la tripletta di oggi che ha condannato il Milan alla settima sconfitta esterna in stagione.

"Contro il Milan segno solo quadriplette o triplette, mi portano fortuna: ci vorrebbe un calendario con loro come unici avversari". Scherza ed è felice Berardi, attaccante del Sassuolo autore dei tre gol nella vittoria sui rossoneri (3-2). L'anno scorso Berardi aveva segnato al Milan quattro gol, provocando con quella vittoria l'esonero di Allegri. "Se vado o resto a fine stagione? Dovrò parlare col mio agente, ma credo che resterò qui".