LA FOTOGALLERY. Decisi i turni di squalifica per l'attaccante del Sassuolo, il talento più puro del calcio italiano, ma spesso tradito dagli eccessi caratteriali: 30 cartellini (dei quali 3 rossi) e 17 turni di stop dal suo avvento in Serie A. Una promessa a rischio anche in chiave azzurra
È davvero sottile il confine tra genio e follia, così come il passo da enfant prodige a bad boy. Lo sa bene Domenico Berardi, talento azzurro e del Sassuolo, nuovamente tradito dai suoi eccessi caratteriali: 3 giornate di squalifica dopo Marassi -
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Succede tutto nel finale di primo tempo contro il Genoa, 13.a giornata di Serie A. Al 41’, dopo un contrasto con l’argentino Ansaldi, Berardi cade e solleva volontariamente la gamba destra colpendo in pieno stomaco l’avversario, che stramazza al suolo -
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Si accendono gli animi e ne scaturisce un parapiglia dove il più agitato risulta il genoano Perotti, altro giocatore dalla classe cristallina e solitamente lucido nelle situazioni più calde. Stavolta, invece, il ‘10’ rossoblù cede in spintoni e insulti -
Berardi e Benassi in gol, l'Under 21 festeggia: è prima nel girone
L’intervento di Rizzoli produce due cartellini rossi diretti: il primo riservato a Berardi per la reazione plateale su Ansaldi, il secondo per l’intervento inopportuno di Perotti. Al fischio finale la spunterà 2-1 il Genoa con un finale da batticuore -
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Non è la prima volta che Berardi cede ai nervi in episodi controversi, ma facciamo un passo indietro. Il mancino calabrese di Cariati, classe 1994, rappresenta la più grande speranza del calcio italiano per estro, qualità e un repertorio unico -
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La sua storia è ormai conosciuta: venne scoperto da Luciano Carlino, allenatore delle giovanili del Sassuolo, mentre dava spettacolo in una partita di calcetto a Modena, città dove lavorava il fratello. Bastò un provino per legarsi agli emiliani -
Berardi e Benassi in gol, l'Under 21 festeggia: è prima nel girone
Nella prima stagione a Sassuolo conquistò la Serie A segnando 11 reti, ma nel palcoscenico maggiore a 21 anni ha già accumulato 31 gol ed un enorme entusiasmo. Mimmo è di proprietà neroverde ma soggetto alla recompra della Juventus dalla prossima estate -
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Un potenziale indiscusso accompagnato da note dolenti, provocate da un carattere difficile e troppo nervoso. Dal suo arrivo in Serie A, Berardi è il giocatore più sanzionato con 30 cartellini ricevuti: 27 gialli e 3 rossi. Nessuno è “cattivo” come lui -
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Se al termine della scorsa stagione vantava il record di U21 più prolifico d’Europa, il fuoriclasse del Sassuolo annovera anche questo primato meno lusinghiero. Da quando è impegnato in Serie A, Mimmo ha saltato ben 17 turni per le squalifiche ricevute -
Berardi e Benassi in gol, l'Under 21 festeggia: è prima nel girone
Il bilancio disciplinare è ingiustificato se accostato ad un attaccante e agli atteggiamenti incriminati: le sanzioni non derivano da azioni di gioco ma piuttosto da proteste, leggerezze e soprattutto reazioni, a lui sempre fatali come nei precedenti -
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Il 2 marzo 2014, in campionato contro il Parma, entrò a gara in corso e venne cacciato dopo 48 secondi a causa di un colpo proibito a Molinaro. In panchina sedeva Malesani prima del ritorno di Eusebio Di Francesco, che giustificò i suoi 19 anni -
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Il secondo episodio da censurare si registrò il 14 settembre 2014, a San Siro contro l’Inter. Sul 5-0 per i nerazzurri (finale 7-0), Berardi rifilò una gomitata a Juan Jesus rimediando 3 giornate di stop. Uno scatto di nervi che gli costò caro -
Berardi e Benassi in gol, l'Under 21 festeggia: è prima nel girone
Allora come lo scorso weekend Di Francesco ha richiamato all’ordine il suo gioiello: “È un problema quando qualcuno si fa espellere spesso: la sua uscita ci ha scombussolato i piani”. Non solo gol e magie, quindi, nel repertorio di Domenico Berardi -
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Spigoli caratteriali che hanno incrociato anche le Nazionali azzurre, sia a livello giovanile sia nel gruppo di Conte. Dall’U19 Berardi è leader tecnico e primo indiziato per aggregarsi all’Italia tra gli Europei in Francia ed i Mondiali in Russia -
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Nel 2013 venne inibito nove mesi per aver dribblato una convocazione dell’U19, squalifica che posticipò il suo debutto con l’U21 di Gigi Di Biagio. Negli azzurrini si ricordano vari eccessi di nervosismo, come pagò il serbo Petrovic in amichevole -
Berardi e Benassi in gol, l'Under 21 festeggia: è prima nel girone
L’incapacità di gestire il carattere lo allontana anche dalla Nazionale maggiore, “tradita” recentemente a causa di presunti problemi fisici che hanno infastidito Conte. Proprio il tecnico della Nazionale punta in primis sull’atteggiamento dei giocatori -
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Talento precoce ma ancora lontano dalla maturità richiesta ad alti livelli: non si discute la professionalità, quanto un istinto da domare sotto stress. La Nazionale ha spesso rinunciato ai “ragazzacci”: perdere Mimmo sarebbe più di una sconfitta -
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