Mancini: "Il record di Mourinho? Ora i numeri contano poco"

Calcio
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L'allenatore nerazzurro, dopo il 4-0 in casa dell'Udinese, sorvola sul rendimento esterno della sua Inter che è migliore di quello ai tempi dello Special One (17 punti a 16). E sulla doppietta di Icardi: "Segnare è il suo mestiere, non abbiamo mai avuto preoccupazioni in proposito"

"Il record di Mourinho battuto? Quell'Inter ha vinto, questa ancora nulla, qui per ora i numeri contano poco". Roberto Mancini resta sempre coi piedi per terra. La vittoria sull'Udinese permette ai nerazzurri di allungare in vetta, con un rendimento in trasferta superiore (17 punti a 16) a quella dello Special One, ma il tecnico jesino sottolinea che al Friuli è stata una partita "difficile, l'Udinese ha dimostrato di essere una squadra in forma e ci ha fatto soffrire: ma abbiamo dimostrato di saper soffrire bene, quando c'è da farlo. Lo spirito è questo, non esistono partite semplici e se non hai lo spirito giusto fai fatica. Per chi tiferò domani? Non cambia molto, è presto: tutte quelle squadre continueranno a lottare per il titolo".

Ecco Icardi - Si è sbloccato Icardi, autore di una doppietta. "Segnare è il suo lavoro: non abbiamo mai avuto preoccupazioni, perché alla fine i gol li farà. E' normale che gli attaccanti passino dei momenti di appannamento, ma finora è arrivato a 7, un buon bottino. Stasera ha giocato molto bene, come Jovetic: cominciano a conoscersi e questa è una cosa positiva". Esordio stagionale per Montoya. "E' un po' che pensavo di farlo giocare - commenta Mancini - sono molto felice, anzi forse è l'aspetto che mi rende più felice stasera, non era facile dopo mesi di inattività. La migliore difesa? Va bene, dobbiamo diventare anche il miglior attacco".

"Giallo" Inter e una dedica speciale - Stasera l'Inter ha chiuso in undici ma il tecnico jesino ha da ridire sui cartellini: "Quello di Telles non c'era: di simulazioni nelle ultime 5 partite ne avrò viste almeno 20, bisogna smetterla e ammonire". Poi una dedica speciale della vittoria, "a una bambina, Aurora, che purtroppo è volata in cielo".

Udinese, avversario tosto - "Sapevamo che venivamo in un campo difficile, contro una squadra in condizione, nel suo miglior momento, e abbiamo sfruttato le occasioni avute - ha aggiunto il 'Mancio' - Abbiamo iniziato non avendo un undici fisso e cambiando tanti giocatori: tutti si sentono coinvolti e parte del progetto, questa è una gran cosa. Il nostro obiettivo è la Champions. I giocatori hanno creato un buon feeling tra loro e il fatto che vi sia questa connessione è molto importante. Poi gioco e gol verranno, è importante avere una squadra in cui i ragazzi hanno voglia di lavorare l'uno per l'altro"