Mihajlovic: vincere le prossime tre partite, altrimenti sarà un’agonia

Calcio
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L’allenatore rossonero è categorico: "Il 2016 passa dalle prime tre sfide dell'anno. Dobbiamo vincere con Bologna e Carpi e cercare il colpo a Roma. Se ci riusciamo svoltiamo e cominciamo il girone di ritorno più carichi. Mercato? Berlusconi mi ha già fatto un regalo facendomi allenare il Milan"

Il Milan deve "fare bene le prime tre partite del 2016 per svoltare, altrimenti sarà un'agonia". Ne è sicuro Sinisa Mihajlovic, secondo cui "il 2016 passa dalle prime tre sfide dell'anno. Domani - ha aggiunto l'allenatore rossonero - abbiamo il Bologna in casa, poi la Roma all'Olimpico e il Carpi in coppa Italia. Dobbiamo vincere con Bologna e Carpi e cercare il colpo a Roma. Se ci riusciamo svoltiamo e cominciamo il girone di ritorno più carichi. Tutto passa da queste tre partite".


"Berlusconi mi ha già fatto un regalo facendomi allenare il Milan, questo rimane per tutta la vita e non c'è regalo più bello": così Sinisa Mihajlovic glissa sulle aspettative in vista del mercato invernale. "Io e la società abbiamo le idee chiare, di mercato parlo solo con la società", ha aggiunto l'allenatore rossonero, sottolineando che "intanto è arrivato Boateng, fra un po' tornano Balotelli e Menez. Balotelli sta bene, deve recuperare la condizione fisica e sta lavorando bene, diciamo che rientrerà fra metà gennaio e fine gennaio se non succede niente di nuovo. Anche Menez - ha aggiunto Mihajlovic alla vigilia della sfida con il Bologna - ha cominciato la preparazione, anche con la palla, ma non gioca da aprile, ci vuole tempo. Deve recuperare condizione e vedere come risponde la schiena, vediamo giorno per giorno".

Sinisa Mihajlovic non si scompone di fronte alle indiscrezioni secondo cui la sua avventura sulla panchina del Milan si concluderà a fine stagione con un anno d'anticipo. "C'è un proverbio, come ho spiegato anche ai miei ragazzi, che dice: un leone non perde il sonno per l'opinione di una pecora, un leone se la mangia", ha tagliato corto con un sorriso l'allenatore serbo.