Top&Flop, il meglio e il peggio della 18.a giornata di Lega Pro

Calcio
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In cima alla classifica Finocchio del Pordenone e Ciciretti del Benevento. Ancona al secondo ko consecutivo: decisiva un'autorete di Parodi con il Teramo

IL TOP DELLA 18.a GIORNATA

1. Prezzemolo (e) Finocchio – Sulla carta, un argomento molto sensibile inq uesti giorni. Ma quella che descriviamo qui è un'altra storia, anche perché Finocchio è il cognome di un giocatore. Il sesto posto, seppur momentaneo, del Pordenone arriva dunque grazie all’inzuccata vincente del trottolino italo-brasiliano. Il Pro Piacenza resiste finché può, anche con due legni dei friulani, ma alla fine il fortino eretto da Fumagalli cede nella ripresa. 

2. Amato (e odiato) Ciciretti – E’ la vendetta dell’ex per eccellenza. Il fantasista del Benevento torna al San Filippo, stadio che lo ha visto protagonista nella sfortunata scorsa stagione con la maglia del Messina, e gela i suoi ex tifosi con una doppietta che taglia le gambe ai giallorossi. 

3. A Carrara Gya si sogna – La truppa di Remondina si affaccia ai piani alti della graduatoria del girone B dopo il tris rifilato in casa al Siena in uno dei derby più sentiti della stagione. L’ispirato Cais e l’ottimo Dettori completano l’opera avviata dal ghanese classe 1994. 

4. Gorgonzola al foie Gas – Uno dei girovaghi per antonomasia del calcio italiano. All’età di 34 anni Andrea Gasbarroni sembra aver trovato la sua dimensione ottimale in casa Giana. L’attaccante è il maggior artefice della vittoria esterna sul campo del Lumezzane, ottenuta con il sigillo di Perna. 

5. Razzi laser – Il Catanzaro agguanta un prezioso pari in casa della lanciatissima Casertana. Il progetto di colpaccio avviato da Mancuso e capovolto dalle reti di De Angelis e Jefferson viene riportato in parità dalla marcatura di Razzitti in pieno recupero. 

IL FLOP DELLA 18.a GIORNATA 

1. ImBRAGLIAti – La Fidelis Andria ci teneva a comportarsi bene nell’acceso derby contro il Lecce di un Braglia che affida le sue sorti all’estremo difensore Perucchini che para tutto il possibile. Finisce 0-0 con tanti rimpianti per Grandolfo e compagni.

2. Parodi(a) amara  - Un’autorete del difensore ligure punisce oltremodo l’Ancona di un mister Cornacchini costretto alla seconda sconfitta consecutiva (con zero gol all’attivo) ed espulso per proteste a seguito di un calcio di rigore non concesso ai suoi.

3. Pari e Padova – Terzo pareggio di fila per un Padova che smarrisce la via del successo  anche nel confronto interno contro la Reggiana. La squadra di Pillon non riesce a sfondare e la classifica rimane alquanto deficitaria, a -7 dalla zona play off.

4. Makris-ei? - Era giunto sottotraccia in Italia, su indicazione del suo mister Gattuso che lo aveva già notato nella sua esperienza greca. Ma al suo arrivo ha dato il primo segno della sua presenza in casa di un Prato battuto di misura a dieci minuti dal termine.

5. Chissà perchè Caetano tutte a me – Il Catania di Pancaro stenta a decollare e pareggia in casa anche contro un volitivo Monopoli.  Calil spreca dagli undici metri l’occasione più ghiotta per una compagine rossazzurra ancora invischiata nelle zone anonime della classifica del girone C.