Lecce, assalto alla vetta nel segno di Mister Braglia

Calcio

Gianluca Maggiacomo

Piero Braglia, allenatore del Lecce (Foto: LaPresse)
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L'attuale tecnico dei salentini ha preso la squadra quando era 12a e l'ha portata al 2° posto, a -1 dal Benevento. Ma la strada verso la B è ancora lunga, soprattutto perchè nel Girone C le prime cinque squadre sono raggruppate in appena 3 punti

Il segreto del Lecce che sta tentano l’assalto alla vetta del Gruppo C della Lega Pro ha un nome e un cognome: Piero Braglia. L’allenatore toscano da quando a ottobre ha sostituito Antonino Asta, è riuscito a dare la svolta ai salentini, che adesso insidiano il Benevento capolista.

 

La scalata - Braglia, che domenica non sarà in panca per squalifica (3 turni), ha preso il Lecce al termine della sesta giornata d'andata quando era dodicesimo in classifica e lo ha portato fino al secondo posto. Un avvio di campionato, quello dei giallorossi, difficile e non in linea con le aspettative della società e della piazza. Con Asta in panchina erano arrivati appena sei punti in altrettante partite, la media di uno a gara, frutto di una sola vittoria, tre pareggi e due sconfitte nei derby contro la Fidelis Andria al Via del Mare e in casa del Foggia con un sonoro 4-0. Da qui la decisione della società di sostituire l’allenatore ex Bassano.

 

Solo un ko - Il cambio di guida tecnica, avvenuto a partire dalla settima del girone d’andata, ha svegliato salentini, che hanno cominciato una lenta risalita. Con Braglia in panchina sono arrivati, finora, 39 punti. Ma soprattutto, il nuovo allenatore ha saputo dare alla squadra una solidità in difesa che ha permesso di registrare una sola sconfitta (a Catanzaro l’8 novembre). Un trend che è valso il secondo posto in classifica alle spalle del Benevento. Tra i pugliesi e i campani la distanza è di appena un punto.

 

Esperto in promozioni - D’altra parte, a guardare la storia di Braglia, era difficile credere che non sarebbe riuscito ad imprimere la svolta al Lecce. L’allenatore toscano (è nato a Grosseto) è un veterano della Lega Pro e ancor prima della Serie C. È uno che consce la categoria e che sa come vincere i campionati. Nel 2003-04 ha portato il Catanzaro in serie B dopo 14 anni di assenza. Stessa cosa gli è riuscita nel 2006-07 alla guida del Pisa e nel 2010-11 quando era alla Juve Stabia.

 

Gruppo C: l'incertezza regna - Ora Braglia ci vuol provare anche con il Lecce dopo tre stagioni di fallimenti. Nel girone C la situazione in vetta è complessa e, di conseguenza, affascinante. A differenza degli altri due gruppi, nel sud non c’è una dominatrice. In 3 punti ci sono 5 squadre. Quindi, tutto è ancora possibile. E con Braglia in panchina, a Lecce è giusto crederci.