Allegri fissa la quota scudetto: "87 punti, Roma ancora in corsa"

Calcio

L’allenatore della Juve, alla vigilia della trasferta di Bergamo, fa il punto sulla lotta per il titolo: "Mancano 11 partite, serve un'altra vittoria. Fisicamente stiamo bene, come stanno bene Napoli e Roma, ma dobbiamo pensare a noi stessi. I risultati dei giallorossi non mi sorprendono"

"La vittoria con la Roma è fondamentale perché ci consente di essere a +5 e con una gara ancora da giocare. La Roma non mi sorprende, è una squadra di grande qualità, era nelle condizioni di poter fare un filotto e lo sta facendo, è ancora una delle candidate allo scudetto, perché può arrivare a 86 punti con lo scontro diretto col Napoli e la quota scudetto è 87 punti". Massimiliano Allegri, alla vigilia della trasferta di Bergamo, non se la sente di escludere i giallorossi dalla lotta per il titolo.

"Ma non sono preoccupato - assicura - Mancano 11 partite, domani serve un'altra vittoria e poi avremo sei gare in casa e quattro fuori. Per vincere il campionato bisogna fare un tot di punti, 87 è la quota scudetto anche se poi potrebbe abbassarsi. Noi fisicamente stiamo bene, come stanno bene Napoli e Roma, e dobbiamo pensare a noi stessi. Vincendo domani rimarremo a +3 sul Napoli ma con una giornata in meno da giocare, per cui sarebbe un altro passo avanti. Dobbiamo essere bravi a mantenere questo vantaggio o addirittura aumentarlo".

Tornando alla brutta prestazione in Coppa Italia, Allegri ammette che "è stata una sconfitta salutare dal punto di vista mentale, visto che venivamo da 21 partite senza perdere, ma indolore perché alla fine abbiamo raggiunto l'obiettivo della finale. Domani sarà una partita molto diversa, molto complicata, l'Atalanta è una squadra che in casa fa ottime partite, viene da 12 gare senza vincere ma noi abbiamo un solo risultato, la vittoria".

"Io non mi sono mai sentito sottovalutato in Italia, io faccio il mio lavoro, sono in un grande club che è la Juventus e ho un contratto con questa società per un altro anno". Allegri, torna a smentire le voci che lo danno lontano da Torino, ultima quella che lo vorrebbe sulla panchina del Real Madrid. "Mi viene da ridere a leggere i giornali, visto che prima mi volete far imparare l'inglese, poi lo spagnolo. Per me in due mesi è difficile imparare due lingue, magari posso migliorare l'italiano, perché c'è sempre da migliorare. Il cinese? Lì ci vuole un po' più di tempo", conclude Allegri ridendo.