Svezia, Berg: "Italiani, troppo teatro! Mi hanno provocato..."

Calcio
Marcus Berg, attaccante della Svezia (Getty)

Queste le parole dell'attaccante svedese: "Nel secondo tempo hanno provato a farmi prendere ancora un cartellino, mi hanno provocato. Io dico solo: troppo teatro. E non sono neanche bravi attori...". Il CT Andersson: "L'arbitro non ci ha favorito. Noi ai Mondiali? Mancano ancora 90 minuti"

Sconfitta e critiche per l'Italia, l'1-0 in Svezia fa ancora male. Soprattutto nel "day after". Tra polemiche e "accuse" all'arbitro per non aver gestito bene i cartellini, parola di Bonucci: "Ho il setto nasale rotto, rotto! Toivonen andava espulso...". Marcus Berg però, centravanti svedese, ha risposto così alle dichiarazioni di Ventura&co: "Gli italiani mi hanno provocato...". Parole che fanno discutere, visto che sia lui che Toivonen si sono dimostrati i più "rissosi".

"Italiani, troppo teatro!"

Così Berg a fine gara, ammonito dopo 2' di gioco e - secondo lui - provocato per tutta la partita: "Nel secondo tempo hanno provato a farmi prendere ancora un cartellino, hanno voluto provocarmi. Io dico solo: troppo teatro, ma veramente troppo. E non sono neanche bravi come attori!". E ancora: "Ora vedono tutti che siamo bravi - ha sottolineato l'attaccante - che possiamo vincere con tutti. Noi lo sappiamo, ora lo sa anche chi ci ha sottovalutato". Poi sulla partita: "Non siamo solo forti, ma siamo così bravi nel seguire al 100% la tattica di Janne Andersson. Nel primo tempo abbiamo giocato davvero bene. Nel secondo tempo loro hanno un po' cambiato il sistema di gioco ma ce lo aspettavamo. L’Italia ha colpito un palo, ma per il resto non ha creato molto, noi siamo siamo riusiti a controllare bene la situazione".

Il CT Andersson: "L'arbitro non ci ha favorito"

Così il CT della Svezia in sala stampa: "Siamo a metà strada, è bene metterlo in chiaro. Ci sono altri 90' da giocare. La gara è andata a nostro favore, ma non immeritatamente. Ora dobbiamo fare nel ritorno la stessa partita fatta in casa, dobbiamo restare concentrati sulla gara. Non bisogna smorzare la gioia, c'è entusiasmo, ma dobbiamo pensare a recuperare le energie".  Sull'arbitraggio a sfavore dell'Italia: "E' vero, è stata una partita molto fisica, con molti duelli uno contro uno che abbiamo vinto. Ma l'arbitraggio non ci ha favorito".

Johansson: "Bonucci può dire ciò che vuole..."

Parla anche il match winner, Jakob Johansson: "È andata bene anche così. Credo di non aver neanche toccato la palla quando sono entrato, prima di segnare". Sulle parole del difensore: "Bonucci è libero di dire quello che vuole, intanto abbiamo vinto noi. Secondo me tutte le due squadre le hanno dato e prese, sia sotto il profilo del gioco duro che sulle parole provocanti. Ora dobbiamo pensare alla partita di ritorno, ci aspetta ancora tanto lavoro da fare".