
Al Santiago Bernabeu l’attaccante dell’Ajax ha vissuto, a 30 anni, la serata più bella della sua carriera: due assist, di cui uno sontuoso con ruleta, e un gol d’autore nel tempio dei Blancos. Il nazionale serbo è l’ultimo di una lunga serie di giocatori che si sono scoperti eroi all’improvviso. Ognuno di loro ha nel cassetto dei ricordi una notte speciale, ognuno di loro potrà raccontare ai nipotini la propria partita della vita

Al Santiago Bernabeu l’attaccante dell’Ajax ha vissuto, a 30 anni, la serata più bella della sua carriera: due assist, di cui uno sontuoso con ruleta, e un gol d’autore nel tempio dei Blancos. Il nazionale serbo è l’ultimo di una lunga serie di giocatori che si sono scoperti eroi all’improvviso. Ognuno di loro ha nel cassetto dei ricordi una notte speciale, ognuno di loro potrà raccontare ai nipotini la propria partita della vita

OLEG SALENKO (Russia-Camerun, Mondiali Usa 1994): 5 gol in una stessa partita in un campionato del mondo. Il record appartiene ancora all’attaccante russo, che in una partita dei gironi fece cinquina al Camerun

LARS RICKEN (Borussia Dortmund-Juventus, finale Champions League 1997): forse I tifosi juventini si ricorderanno di questo ragazzo, entrato al 71’ della finalissima di Monaco di Baviera e in gol dopo 11 secondi con un tiro da lontano. Una prodezza che chiuderà la pratica, consegnando ai tedeschi la coppa

AHN JUNG-HWAN (Corea del Sud-Italia, ottavi Mondiali 2002): come non ricordare quel colpo di testa in anticipo su Maldini che ci buttò fuori dal campionato del mondo...

Un momento indimenticabile per l’attaccante asiatico, anche se l’esultanza gli costò l’addio dal campionato italiano. Allora giocava nel Perugia e Gaucci non la prese affatto bene…

MARCELO ZALAYETA (Barcellona-Juventus, quarti Champions League 2003): non sarà ai primi posti nella storia del club bianconero, ma è anche grazie all’uruguayano se la Juve riesce a superare l’ostacolo Barcellona nella Champions 2002-2003. Una zampata nei supplementari dell'uomo provvidenza che non ti aspetti

ANDY VAN DER MEYDE (Arsenal-Inter, Champions League 2003): l’impresa dell’Inter nel vecchio Highbury porta la firma dell’olandese volante. Van der Meyde gioca la sua miglior partita della carriera, segnando con un tiro al volo di rara bellezza e facendo impazzire con accelerazioni e dribbling i Gunners

CARLOS ALBERTO (Monaco-Porto, finale Champions League 2004): nella Champions vinta dal Porto di Mourinho nel 2003-2004 c’è anche la firma di questo talentuoso brasiliano, allora 20enne: è lui ad aprire le marcature nella finalissima prima di sparire dai radar negli anni a venire

MILAN BAROS (Rep. Ceca-Danimarca, quarti Euro 2004): quello del “Maradona di Ostrava” fu in realtà il torneo della vita, con 5 gol nella competizione. Il momento più alto nei quarti di finale, quando trascinò Nedved e compagni con una straordinaria doppietta alla Danimarca. Quel giorno l’attaccante ex Liverpool era davvero immarcabile

ANGELOS CHARISTEAS (Portogallo-Grecia, finale Euro 2004): il 4 luglio 2004 è entrato, insieme con i suoi compagni, nella leggenda del calcio greco. E' lui a decidere la finale del campionato europeo in Portogallo, gelando i portoghesi con una zuccata su calcio d’angolo

JERZY DUDEK (Liverpool-Milan, finale Champions League 2005): la parata da un metro su Shevchenko sul 3-3 è l’emblema di una serata maledetta per i rossoneri. Anche per via del portiere polacco che, tra miracoli e balletti propiziatori ai rigori, ha vissuto a Istanbul la sua serata della vita

RODOLFO ARRUABARRENA (Villarreal-Inter, quarti Champions League 2006): il miglior momento della carriera del difensore argentino è coinciso con una delle delusioni più grandi della storia, più o meno recente, dell’Inter. Solida prestazione in difesa, gol decisivo per la qualificazione ai danni dei nerazzurri di Mancini nella bolgia del Madrigal

JULIANO BELLETTI (Barcellona-Arsenal, finale Champions League 2006): il marcatore che non ti aspetti in una finale

E che non si aspetta nemmeno il diretto interessato, almeno a giudicare dalle lacrime successive alla rete con cui il terzino brasiliano fredda Lehmann allo Stade de France

FABIO GROSSO (Italia-Germania, semifinale Mondiali 2006): il torneo della vita del terzino, uno dei punti fermi nella cavalcata azzurra al Mondiale tedesco. Segna il rigore decisivo in finale, ma la prestazione monstre arriva in semifinale. Suo il gol che stende i tedeschi, su imbeccata geniale di Pirlo

STEVAN JOVETIC (Fiorentina-Bayern Monaco, ottavi Champions League 2010): in una serata di marzo del 2010 nasceva la stella di Jovetic, almeno a livello europeo: il montenegrino, allora 19enne, segnò una doppietta d’autore al Bayern Monaco

Nonostante il 3-2 del Franchi, al ritorno la squadra di Prandelli venne eliminata dai bavaresi. E Jo-Jo, tra infortuni e vari problemi, non ha più vissuto notti così...

GORAN PANDEV (Bayern Monaco-Inter, ottavi Champions League 2011): un gol-capolavoro all’Allianz Arena negli ultimi minuti regala all’Inter il passaggio del turno

Una partita pazza in una notte magica per il macedone

RAMIRES (Barcellona-Chelsea, semifinale Champions League 2012): nell’anno della vittoria dei Bleus, impossibile non ricordare l’impresa dei ragazzi di Roberto Di Matteo al Camp Nou. La rimonta contro i blaugrana è avviata da un fantastico pallonetto di Ramires a Victor Valdes. Giocatore talentuoso, oggi il brasiliano è finito in Cina, lontano dai grandi palcoscenici di un tempo

MARIO BALOTELLI (Germania-Italia, semifinale Euro 2012): finora la prestazione con cui ha annichilito la Germania nella semifinale di quell'Europeo è la migliore della carriera di “SuperMario”

Un uno-due terribile tra il 20’ e il 36’ con annessa esultanza scultorea dopo aver trafitto Neuer in occasione del secondo gol

ANDRÉ SCHÜRRLE (Brasile-Germania, semifinale Mondiali 2014): una doppietta nel Mineirazo, il 7-1 della squadra di Loew ai padroni di casa, tanto per scrivere anche il suo nome nella storia del calcio tedesco. Il secondo, in particolare, è un gol folle, un tiro da posizione impossibile

MARIO GÖTZE (Argentina-Germania, finale Mondiali 2014): ha deciso con un gol al 113’ la finalissima con l’Argentina, ma da allora il talento tedesco si è un po’ perso. E quella del Maracanà resta la sua partita della vita

EDER (Francia-Portogallo, finale Euro 2016): quando Cristiano Ronaldo si è arreso a un infortunio nella finale del Saint-Denis, il Portogallo sembrava ormai spacciato. E invece chi ha deciso il match? Proprio Eder, il sostituto per una notte del fuoriclasse di Madeira. In questo caso, più che di partita, si può parlare di tiro della vita

KOSTAS MANOLAS (Roma-Barcellona, quarti Champions League 2018): una "remuntada" al contrario, completata dallo stacco imperioso del difensore greco

L'esultanza di Manolas resterà impressa nella mente dei tifosi della Roma. E difficilmente il greco dimenticherà quel momento, il gol decisivo in faccia a Messi dopo una partita perfetta in difesa

DUSAN TADIC (Ajax-Real Madrid, ottavi Champions League 2019): la partita della vita del serbo, che al Santiago Bernabeu si traveste da Cruijff e fa impazzire le Merengues tra assist, giocate sontuose e gol

Una vera partita da numero 10 per l’attaccante dell’Ajax, una notte da funambolo del pallone degna del numero che porta sulle spalle