
Giornata mondiale della Felicità, i momenti di gioia più famosi nel calcio
Oggi si celebra l’International Day of Happiness, una ricorrenza riconosciuta anche dalle Nazioni Unite. E proprio il mondo del pallone è riuscito nel corso dei decenni a rendere felici calciatori e tifosi. Alcuni momenti sono assolutamente indimenticabili: ecco 20 tra gli scatti più simbolici

Dall’urlo di Tardelli al “Non ci credo” di Grosso, ma anche il miracolo di Ranieri al Leicester o la nonna di Florenzi che vede segnare il nipote all’Olimpico. Momenti di gioia pura sono frequenti nel calcio, ma alcuni fanno parte della storia. Nella Giornata Internazionale della Felicità, ecco gli scatti più significativi -
Giornata della Felicità? Ecco chi invece non sorride mai
Felicità da una parte, disperazione dall’altra. L’immagine di Gianni Rivera tra le braccia di Gigi Riva, a pochi metri da Sepp Maier, poco dopo aver segnato il 4-3 in quella che sarà poi definita come “la partita del secolo” è uno dei momenti di gioia più significativi per tutto il popolo italiano -
Giornata della Felicità? Ecco chi invece non sorride mai
A parti invertite, ecco invece la felicità di un altro popolo – quello brasiliano – che diventa disperazione per i tifosi italiani. Ma la gioia non ha confini e quindi è giusto ricordare anche quella di Taffarel, portiere del Brasile campione del mondo ai danni degli azzurri nel 1994. Il numero uno verdeoro riuscì a far sorridere tutti i connazionali ancora affranti dalla morte di Ayrton Senna, al quale fu dedicato quel successo proprio dall’ex Parma -
Giornata della Felicità? Ecco chi invece non sorride mai
Tornando però alla felicità azzurra, impossibile non ricordare il leggendario urlo di Marco Tardelli durante la finale del Mondiale di Spagna nel 1982 -
Giornata della Felicità? Ecco chi invece non sorride mai
Fu la finale della felicità di Sandro Pertini, l’allora presidente della Repubblica. “Non ci prendono più, non ci prendono più”, disse dopo il 3-0 di Spillo Altobelli -
Giornata della Felicità? Ecco chi invece non sorride mai
Molto meno contenuta ma altrettanto comprensibile la felicità di Emmanuel Macron durante la finale dell’ultimo Mondiale vinto dalla sua Francia in finale contro la Croazia -
Giornata della Felicità? Ecco chi invece non sorride mai
Restando in tema di felicità Mondiale, ecco quella di Totò Schillaci durante le famose “Notti magiche” di Italia ’90. I suoi celebri “occhi spiritati” non bastarono però per far gioire in tutto e per tutto il popolo italiano -
Giornata della Felicità? Ecco chi invece non sorride mai
A rendere felici al 100% i tifosi azzurri ci pensa invece Fabio Grosso nel 2006. “Non ci credo, non ci credo”, dice l’ex terzino del Palermo dopo il gol al 119’ contro la Germania in semifinale. Una felicità che sarà ancora più grande qualche giorno dopo quando proprio lui segnerà il rigore decisivo che darà il Mondiale all’Italia -
Giornata della Felicità? Ecco chi invece non sorride mai
Ronaldinho Gaúcho è l’emblema della felicità nel calcio. Nessuno come lui ha saputo trasmettere gioia attraverso il suo modo unico di giocare e di interpretare il calcio. Un divertimento, appunto, che però grazie a lui diventa magia. Così, dopo la punizione impossibile segnata all’Inghilterra nel Mondiale del 2002, ecco tutta la felicità del Brasile -
Giornata della Felicità? Ecco chi invece non sorride mai
Nel 2002 felicità brasiliana, nel 2010 felicità tutta spagnola. È Andrés Iniesta a regalare al popolo iberico la più grande gioia nella storia del loro calcio. Una felicità che il fuoriclasse ha voluto esprimere attraverso un’esultanza con una dedica speciale: quella a Dani Jarque -
Giornata della Felicità? Ecco chi invece non sorride mai
È una delle immagini più simboliche della felicità: siamo nel 1978 e il fotografo Ricardo Alfieri riesce a catturare l'istante immediatamente successivo alla vittoria dell'Argentina nel Mondiale del '78. Fillol e Tarantini si abbracciano mentre arriva Alberto Dell'Aquila, uno spettatore senza braccia che si stringe idealmente ai due campioni -
Giornata della Felicità? Ecco chi invece non sorride mai
Le gioie delle nazionali sono di tutti, quelle di un club no. Però ci sono delle imprese che sono capaci di regalare felicità anche a chi non è tifoso di una determinata squadra. Claudio Ranieri con il suo Leicester, per esempio, è stato in grado di mandare in apoteosi i supporter della squadra inglese ma ha fatto felici anche tutti gli appassionati del calcio mondiale per via dell’incredibile e impronosticabile risultato ottenuto quando ha portato le Foxes a vincere il titolo inglese -
Giornata della Felicità? Ecco chi invece non sorride mai
Per quanto riguarda i club di casa nostra, la Felicità con la F maiuscola per i napoletani è quella che arriva nel 1987 con il primo scudetto firmato Diego Armando Maradona -
Giornata della Felicità? Ecco chi invece non sorride mai
Questa immagine, invece è quella che descrive la felicità di Francesco Totti e di tutto il popolo giallorosso nel giugno del 2001. Il capitano ha appena segnato il gol dell’1-0 al Parma nella partita che regalerà lo Scudetto alla Roma -
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A proposito di capitani e di numeri 10, ecco la felicità di Alessandro Del Piero poco dopo il suo gol su punizione alla Lazio nel 2012. Fu una delle reti decisive per la conquista del primo scudetto dell’era Conte. Una gioia immensa per il fuoriclasse veneto e per tutta la tifoseria bianconera -
Giornata della Felicità? Ecco chi invece non sorride mai
Si dice che la felicità è più grande se arriva dopo una delusione. Ecco allora la gioia incontenibile di Pippo Inzaghi e Kakà che nel 2007 regalarono ai tifosi rossoneri la rivincita contro il Liverpool dopo la clamorosa finale di Champions persa nel 2005 -
Giornata della Felicità? Ecco chi invece non sorride mai
Nessuna rivincita ma un’attesa lunga 45 anni che stava per diventare ossessione. La felicità di Javer Zanetti dopo la Champions vinta a Madrid contro il Bayern Monaco nel 2010 è quella di tutto il popolo nerazzurro -
Giornata della Felicità? Ecco chi invece non sorride mai
Una felicità diversa ma che è diventata poi un’esultanza e un tormentone: ecco Cristiano Ronaldo durante la consegna del Pallone D’oro che esprime la sua gioia con quel “Siuuu” che da lì in poi sarà il suo marchio di fabbrica dopo ogni gol -
Giornata della Felicità? Ecco chi invece non sorride mai
Felicità non vuol dire soltanto fare un gol, vincere una coppa o un trofeo individuale: anche un gesto o un incontro speciale possono regalare grandi gioie. Ecco quindi la contentezza del piccolo Murtaza, un bambino afghano che ha avuto l’opportunità di scendere in campo con il suo grande idolo, Leo Messi -
Giornata della Felicità? Ecco chi invece non sorride mai
Questa è invece la gioia di un altro piccolo tifoso che piange dalla felicità dopo aver ricevuto la maglia di Kylian Mbappé
Giornata della Felicità? Ecco chi invece non sorride mai
Infine, la felicità di una nonna che va all’Olimpico per la prima volta e vede segnare il proprio nipotino: storica gioia della signora Aurora, nonna di Alessandro Florenzi -
Giornata della Felicità? Ecco chi invece non sorride mai