
Da Cristiano Ronaldo a Gattuso, tutti i riti di iniziazione più pazzi dei calciatori
Tappa obbligatoria per gli ultimi acquisti o per chi dalle giovanili approda in prima squadra, ogni spogliatoio ha le sue "regole" per accogliere i nuovi. Si va dai canti agli schiaffi, dai dispetti più o meno innocenti fino agli scherzi sopra le righe. E in più di un'occasione si è esagerato
ANCHE CR7 ALLA JUVE EBEB IL SUO RITO DI INIZIAZIONE. VIDEO
IL BOCA MANDA I SUOI GIOVANI DAL BARBIERE
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Tappa obbligatoria per gli ultimi acquisti, ma anche per chi dalle giovanili approda in prima squadra, i riti di iniziazione sono molto diffusi nel mondo del calcio. Per i nuovi arrivati che vogliono farsi accettare dallo spogliatoio si va dai canti agli schiaffi, dai dispetti più o meno innocenti fino agli scherzi sopra le righe. E in più di un’occasione si è esagerato

CRISTIANO RONALDO. Affare da 117 milioni di euro per riscrivere la storia della Juve, nemmeno l’uomo dei record si è potuto sottrarre dall’esibizione davanti ai nuovi compagni di squadra: accadde lo scorso 17 agosto quando, in piedi su una sedia e cantando in portoghese, CR7 conquistò immediatamente il popolo bianconero
Il rito di iniziazione di CR7 all'arrivo alla Juve. VIDEO
GIOVANNI SIMEONE. Meno morbida la pratica alla quale venne sottoposto il figlio del Cholo quando nel 2013 si affacciò alla prima squadra del River Plate: come benvenuto, infatti, Simeone venne davvero "acconciato" per le feste. Un taglio di capelli sui generis che toccò anche agli altri baby giunti dalla Primavera dei Millonarios

Stessa sorte toccata, più recentemente, a sette giovani della nidiata del Boca Juniors, passati in prima squadra e accolti da un barbiere che aveva voglia di sperimentare nuovi tagli sulle loro teste

CLAUDIO MARCHISIO. Un Principino alle prese con lo schiaffo del soldato? Nient’altro che la normalità se l’attualità risponde alla Russia: l’ex centrocampista della Juventus venne infatti accolto dallo Zenit San Pietroburgo a suon di schiaffi e calcioni, classico scherzo da caserma che evidentemente viene rispolverato a tutte le latitudini

PABLO OSVALDO. Sorte comune a Marchisio per l’ex attaccante dai trascorsi in Serie A, oggi rockstar dalla fama internazionale che tuttavia ha pagato dazio all’ultimo cambio di maglia. La tappa d’obbligo al Boca Juniors fu quella del "Puente Chino", ovvero un trattamento a base di schiaffoni riservato ai nuovi arrivati tra gli Xeneizes

GONZALO HIGUAIN. Ritorniamo alle esibizioni sulla falsariga di Sanremo con l’attaccante argentino che, all’approdo al Milan, dovette cantare (e ballare) sulle note di "Despacito"

MARIO BALOTELLI. Il trasferimento di Super Mario dal Nizza all’OM impose uno slancio da parte dell'attaccante per conquistare la nuova squadra: l’ambizioso rito di iniziazione prevedeva addirittura la "Marsigliese", cantata davanti a tutti

BENJAMIN LECOMTE. Prima convocazione in Nazionale a 27 anni per il portiere francese del Montpellier, battesimo da celebrare davanti ai campioni del Mondo: la scelta ricadde su un brano noto come "Bella ciao", tornata recentemente d’attualità grazie alla serie televisiva "La casa di carta" alla quale la colonna sonora è ispirata

JOHN TERRY. Fu invece "Stand by Me" di Ben E. King la canzone intonata da JT all’arrivo all’Aston Villa nel 2017, ultima tappa del calcio giocato dopo una fortunatissima carriera trascorsa nel Chelsea. E considerando la sua appartenenza ai Villans nelle vesti di vice-allenatore, evidentemente l’esibizione aveva funzionato

ALEXANDRE PATO. Decisamente meno fortunata di Terry la parentesi al Chelsea del "Papero" che, arrivato in prestito al Milan, riservò solo un gol in due gare disputate. Un magro bottino tutt’altro che indimenticabile dalle parti di Stamford Bridge, nient’altro a che vedere con la prova nel karaoke dell’attaccante brasiliano

BENEVENTO. Dalle parti della squadra campana il rito di iniziazione prevede naturalmente musica e canti: città nota per la produzione di vini, chi si affaccia al club giallorosso viene invitato a cantare utilizzando come microfono proprio una bottiglia di vino

CITTADELLA. Meno piacevole il battesimo tra i veneti, poco teneri con le new entry: si parla dell’"aeroplano" in casa 'Citta', ovvero uno dei giocatori della vecchia guardia gode del diritto di appoggiare il proprio sedere sulle facce dei nuovi arrivati simulando proprio un velivolo

GENNARO GATTUSO. Dobbiamo tornare indietro nel tempo per rievocare il benvenuto ricevuto da Rino ai tempi dei Rangers: suo compagno di squadra era infatti l’eccentrico Gascoigne che, in totale libertà, decise di defecare nei calzini del giovane Gattuso ignaro dell’accaduto. Se ne accorse dopo il primo allenamento a causa degli odori, ma si può dire che gli portò fortuna

DAVID BECKHAM. La famosa "masterclass" del 1992 dei Red Devils confessò invece quanto accaduto allo Spice Boy all’età di 17 anni: l’impatto dalle giovanili alla prima squadra presentava un saldo decisamente "hot". La regola prevedeva infatti che, l’ultimo arrivato, dovesse darsi all’autoerotismo davanti all’intera squadra guardando un calendario ovvero quello di Clayton Blackmore, vecchia gloria del club

MIDLANDS PORTLAND CEMENT. Riti di iniziazione che possono sfociare addirittura in tragedia, vedi il caso della squadra dello Zimbabwe: all’epoca impegnata in seconda divisione e votata ad un bagno nel fiume Zambezi, l’immersione forzata di 16 giocatori portò alla scomparsa di uno dei compagni. Già, perché in un corso d’acqua infestato dai coccodrilli lo sfortunato calciatore finì disperso senza essere più ritrovato