Nella seconda puntata de "La Giovane Italia" incontro con Radja Nainggolan e tappa a Bosa, nord ovest della Sardegna, dove tanti giovani calciatori sognano un futuro da campioni. Appuntamento ogni lunedì, su Sky Sport Serie A e Sky Sport24
Totti, Del Piero, Nesta. Ma anche Riva, Zola e Daniele Conti. Che fine ha fatto il "calcio da strada" che tanti campioni ha forgiato? Siamo ormai in balia, da genitori e spettatori, delle famigerate scuole del pallone. Quelle che per nostra sicurezza , nel migliore dei casi, e per future smodate ambizioni, quasi sempre il peggiore, fagocitano ormai milioni di bimbi e bimbe. Esercizi da soldatini e urlacci perentori per eseguire i comandi. Cinesini, pettorine, paletti. Adriano Cadregari, allenatore spesso controcorrente, ha recentemente sintetizzato al meglio questa deriva del tecnicismo a tutti i costi, in una sua apparizione a Coverciano. "Se per caso chiudessero le scuole calcio, il PIL del paese sarebbe vicino al default greco..".
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Ok. Ma c'è un altro modo per vivere ancora il calcio under. Noi de La Giovane Italia ne abbiamo scovato uno. In Sardegna. Dove esistono certo club e strutture dilettantistiche che si occupano delle future speranze. Ma dove , prima di approdare a scuole calcio tradizionali, è quasi ovunque in voga praticare calcio in spazi improvvisati. Con borse come porte e piazze come stadi. Documentare queste storie riporta magicamente il sorriso sulla bocca di giocatori top. Come mai? Perchè quasi tutti loro sono passati da queste "forche caudine" e ora sanno apprezzare maggiormente il livello raggiunto. Molti ti insegnano a non dimenticare da dove sei partito per apprezzare dove sei arrivato. Ecco. Lo spirito è proprio questo. Al di là del fatto che, a livello propriocettività , evitare un albero o una sedia ti consente di metabolizzare movimenti e abilità tecniche che difficilmente ritrovi altrove. E che ti dà quegli anticorpi calcistici necessari per gestire al meglio il capitolo "improvvisare" sul campo da calcio. Già , perchè in fondo questo meraviglioso sport altro non è che una sequela di situazioni diverse che si susseguono nei minuti di gara. Alle quali puoi certo prepararti ma sino ad un certo punto.Â
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La prima tappa del nostro viaggio, grazie anche alle indicazioni e al racconto di Radja Nainggolan, è a Bosa. Nord Ovest della Sardegna. Paesino incantevole, dai colori frizzanti. La piazza centrale si presta magnificamente all'invasione della gioventù vociante munita di biciclette e pallone. Chissà che poi tra qualche anno qualcuno di questi, come capitato a Giovanni Sulcis, originario proprio di Bosa, possa arrivare a vestire e segnare per la maglia del Cagliari Calcio. Male che vada, come accaduto a lui, si puo' sempre trovare una dimensione di livello nel tessuto sociale dell'isola.Â