Coronavirus in Italia: news di oggi sul contagio
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Secondo i dati forniti dalla Protezione Civile in Italia sono stati registrati 420 decessi nelle ultime 24 ore, per un totale di 25.969 dall'inizio della pandemia. Scende il numero dei malati per il quinto giorno consecutivo: 321 persone in meno rispetto a ieri
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Dispositivi di protezione individuale
Le mascherine dovranno essere utilizzate in conformità a quanto previsto dalle indicazioni dell'Oms; in caso di difficoltà di approvvigionamento, potranno essere utilizzate mascherine la cui tipologia corrisponda alle indicazioni dall'autorità sanitaria; è favorita la preparazione da parte dell'azienda del liquido detergente secondo le indicazioni dell'Oms; qualora il lavoro imponga di lavorare a distanza interpersonale minore di un metro e non siano possibili altre soluzioni organizzative è comunque necessario l'uso delle mascherine, e altri dispositivi di protezione (guanti, occhiali, tute, cuffie, camici, ecc)
Precauzioni igieniche personali
E' obbligatorio che le persone presenti in azienda adottino tutte le precauzioni igieniche, in particolare per le mani; l'azienda mette a disposizione idonei mezzi detergenti per le mani collocati in punti facilmente individuabili.
Pulizia e sanificazione in azienda
L' azienda assicura la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica dei locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni e di svago. Nel caso di presenza di una persona con Covid-19 all'interno dei locali aziendali, si procede alla pulizia e sanificazione nonché alla loro ventilazione. Va garantita la pulizia a fine turno e la sanificazione periodica di tastiere, schermi touch, mouse con adeguati detergenti, sia negli uffici, sia nei reparti produttivi. L'azienda può organizzare interventi particolari/periodici di pulizia ricorrendo agli ammortizzatori sociali. Nelle aree geografiche a maggiore endemia o nelle aziende in cui si sono registrati casi sospetti è necessario prevedere, alla riapertura, una sanificazione straordinaria.
Rapporti tra aziende committenti e appaltatrici interne
In caso di lavoratori dipendenti da aziende terze che operano nello stesso sito produttivo (es. manutentori, fornitori, addetti alle pulizie o vigilanza) che risultassero positivi al tampone, l'appaltatore dovrà informare immediatamente il committente ed entrambi dovranno collaborare con l'autorità sanitaria fornendo elementi utili all'individuazione di eventuali contatti stretti. L'azienda committente è tenuta a dare, all'impresa appaltatrice, completa informativa dei contenuti del Protocollo aziendale e deve vigilare affinché i lavoratori della stessa o delle aziende terze che operano a qualunque titolo nel perimetro aziendale, ne rispettino integralmente le disposizioni.
Le modalità di accesso dei fornitori esterni
Vanno individuate procedure di ingresso, transito e uscita, mediante modalità, percorsi e tempistiche predefinite, al fine di ridurre le occasioni di contatto con il personale. Se possibile, gli autisti dei mezzi di trasporto devono rimanere a
bordo dei propri mezzi: non è consentito l'accesso agli uffici per nessun motivo. Per le necessarie attività di carico e scarico, il trasportatore dovrà attenersi alla rigorosa distanza di un metro. Per fornitori/trasportatori e/o altro personale esterno vanno individuato/installati servizi igienici dedicati. Va ridotto, per quanto possibile, l'accesso ai visitatori.
bordo dei propri mezzi: non è consentito l'accesso agli uffici per nessun motivo. Per le necessarie attività di carico e scarico, il trasportatore dovrà attenersi alla rigorosa distanza di un metro. Per fornitori/trasportatori e/o altro personale esterno vanno individuato/installati servizi igienici dedicati. Va ridotto, per quanto possibile, l'accesso ai visitatori.
Necessaria la certificazione di "avvenuta negativizzazione"
L'ingresso in azienda di lavoratori già risultati positivi al Covid-19 dovrà essere preceduto da una certificazione medica da cui risulti la "avvenuta negativizzazione" del tampone. Qualora l'autorità sanitaria competente disponga misure aggiuntive specifiche, come l'esecuzione del tampone per i lavoratori, il datore di lavoro fornirà la massima collaborazione.
Protocollo: le modalità di ingresso in azienda
Il personale, prima dell'accesso al luogo di lavoro potrà essere sottoposto al controllo della temperatura corporea: se risulterà superiore ai 37,5 , non sarà consentito l'accesso. Le persone in tale condizione saranno momentaneamente isolate e fornite di mascherine e dovranno contattare nel piu' breve tempo possibile il proprio medico curante. Il datore di lavoro informa preventivamente il personale, e chi intende fare ingresso in azienda, della preclusione dell'accesso a chi, negli ultimi 14 giorni, abbia avuto contatti con soggetti risultati positivi al Covid-19 o provenga da zone a rischio
I punti del protocollo sul lavoro: INFORMAZIONE
L'azienda informa tutti i lavoratori e chiunque entri in azienda circa le disposizioni delle autorità, consegnando e/o affiggendo all'ingresso e nei luoghi maggiormente visibili dei locali aziendali, appositi depliants informativi (relativi all'obbligo di rimanere a casa in presenza di febbre o altri sintomi influenzali, di chiamare il medico, di dover dichiarare se si hanno sintomi di influenza o si è stati contatto con persone positive al virus nei 14 giorni precedenti, etc) e informando delle misure adottate cui il personale deve attenersi (in particolare sul corretto utilizzo dei Dpi).
Protocollo per i luoghi di lavoro: le garanzie previste
Tante le garanzie previste dal documento: dal controllo della temperatura alla certificazione medica di avvenuta negativizzazione, dalla rimodulazione degli spazi di lavoro a nuove turnazioni, da orari di entrata e uscita scaglionati alla sanificazione straordinaria. Oltre naturalmente, all'uso di mascherine e igienizzanti
Cosa prevede il Protocollo per gli ambienti di lavoro
Sono 13 i capitoli previsti dal "Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro": informazione, modalità di ingresso in azienda, modalità di accesso dei fornitori esterni, pulizia e sanificazione in azienda, precauzioni igieniche personali, dispositivi di protezione individuale, gestione spazi comuni, organizzazione aziendale, gestione entrata e uscita dei dipendenti, spostamenti interni, gestione di persona sintomatica in azienda, sorveglianza sanitaria e medico competente, aggiornamento del protocollo.
Alto Adige, miglioramento dei dati confermato
In Alto Adige i guariti complessivi sono saliti a 1.100, 420 in più rispetto a ieri. Nelle ultime 24 ore su 1.068 tamponi esaminati i nuovi pazienti Covid-19 sono 21 per un totale dallo scoppio della pandemia di 2.456. Stabili i decessi, due in più rispetto a ieri per un totale di 263, 161 negli ospedali e 102 nelle case di riposo.
ISS: R0 sotto soglia il 25 marzo
"In Lombardia a fine gennaio - ha spiegato Stefano Merler della Fondazione Kessler - c'era qualche cluster di trasmissione, ma il grosso comincia verso l'11-12 febbraio e raggiunge Rt vicino a 3 gli ultimi giorni di febbraio, dopo il paziente 1. Il 24 zona rossa a Codogno, con una decrescita lineare dell'indice, ci siamo stabilizzati a 1,5 il 10 marzo, giorno del lockdown. Il 10 marzo quasi tutte le regioni avevano un indice tra 2 e 3, tranne Lombardia, Emilia e Veneto. Il 25 marzo R0 è sotto soglia (cioè sotto 1) in quasi tutte le Regioni. In due settimane quindi sono evidenti gli effetti del lockdown". Nel dettaglio, considerando solo i valori medi, si va da un indice di 0,34 in Sicilia a 0,71 in Emilia Romagna. In Lombardia il valore è di 0,40, in Veneto di 0,61, nel Lazio 0,59
Brusaferro (ISS): "Focolai anche in aree a bassa circolazione"
Ci sono aree "a bassa, media e alta circolazione del virus" e "ci sono focolai anche in aree a bassa circolazione". Lo ha affermato il presidente dell'Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro,
44,1% delle infezioni in Rsa
Su circa 4.500 casi di Covid notificati tra l'1 e il 23 aprile, il 44,1% delle infezioni si è verificato nelle Rsa, il 24,7% in ambito familiare, il 10,8% in ospedale o ambulatorio e il 4,2% sul luogo di lavoro. E' quanto emerge dai risultati preliminari di uno studio Iss sulle fonti di infezione in pieno lockdown, presentati oggi in conferenza stampa
Svizzera, quasi 29mila i casi
In Svizzera sono 28.677 i casi confermati. I morti sono 1.309 dall'inizio dell'emergenza
Brusaferro (ISS): "Sintomatici si riducono"
"La curva mostra che i sintomatici si riducono, ma ci sono ancora casi, anche questi però in riduzione. Aumenta l'utilizzo dei tamponi. Crescono gli asintomatici o coloro che hanno patologie lievi e si riducono i pazienti critici. Inoltre le età più avanzate, con più patologie, sono a maggior rischio mortalita'". Lo ha affermato il presidente dell'Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro.
ISS: Indice contagio in Italia tra o,2 e 0,7
L'indice Rt, che misura la potenziale trasmissibilità di una malattia infettiva, già dal 6 aprile si attestava mediamente a un valore tra 0,2 e 0,7, considerando l'intero Paese. Lo dimostrano i modelli matematici elaborati dall'Iss e dalla Fondazione Bruno Kessler di Trento. "Rt - sottolineano gli esperti dell'Iss - è solo uno degli indicatori che servono a definire i provvedimenti da adottare nella Fase 2. La differenza tra gli indici regionali non rappresenta necessariamente una condizione per differenziare le misure successive a questa fase. Il valore di Rt, che sarà pubblicato settimanalmente, rappresenta uno strumento importante per monitorare le misure di controllo nel tempo e la loro efficacia"
Brusaferro (ISS): "Casi si riducono ovunque ma necessaria prudenza"
"Il numero dei casi di Covid-19 si sta riducendo dappertutto, ma è ancora necessaria prudenza rispetto alle misure di riapertura perché la situazione è diversificata nel Paese". Lo ha affermato il presidente dell'Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro
Brusaferro: "Situazione nettamente migliorata ma cautela"
La situazione epidemiologica è nettamente migliorata ma c'è una circolazione del virus che continua e di cui tener conto, e ci vuole cautela nelle misure di riapertura. Lo ha affermato il presidente dell'Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, alla conferenza stampa all'istituto sull'andamento epidemiologico del Covid-19
Ospedale Codogno, primo reparto Covid-free
L'ospedale di Codogno (Lodi), dove circa due mesi fa è stato accertato il primo caso di Coronavirus in Italia, riconverte in Covid-free il reparto di ortopedia, una dozzina di letti, che nell'emergenza, come quasi tutto il presidio sanitario, era stato trasformato per accogliere i malati positivi al virus