Coronavirus, nuovo Dpcm: stop al calcetto. Ok a sport dilettantistici. Le anticipazioni

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Nel testo del Dpcm in attesa di essere firmato sono contenute le nuove limitazioni anti-Covid previste per lo sport. Dovrebbero essere salve l'attività dilettantistica e quelle dei settori giovanili. Stop al calcetto amatoriale e tutte quelle pratiche sportive che non rientrano nell'ambito di società affiliate a federazioni o a enti di promozione

NUOVO DPCM, LE REGOLE SULLO SPORT

Potrebbe essere approvato a breve il nuovo Dpcm sulle restrizioni in materia di Covid-19. Proprio in queste ore è in atto un confronto tra il Governo, i Presidenti di Regione e i rappresentanti degli altri enti locali per definire la questione. Nel nuovo testo verrà inserito il concetto di sport 'amatoriale', che dovrebbe subire lo stop, mentre all'attività dilettantistica e di settore giovanile sarebbe consentito di andare avanti. Non ci dovrebbe essere, dunque, un blocco totale dello sport rimanendo escluse dal divieto le attività federali e degli enti di promozione.

Cosa vuol dire? Se una partita o un evento sportivo rientra nell'ambito delle attività organizzate da associazioni sportive affiliate a una federazione o ad un ente non ci dovrebbero essere problemi. Se dei cittadini privati volessero svolgere un'attività sportiva (calcetto, basket ecc.) prenotando un campo presso una società sportiva non potranno farlo. 

Calcetto amatoriale vietato

La differenza di trattamento nasce dall'idea secondo cui un'attività sportiva promossa da una società affiliata a una federazione o a un ente sia soggetta al rispetto di tutte le norme e di tutti i protocolli previsti in materia anti-Covid. Fondamentalmente, parlando di calcio, nel nuovo Dpcm sarebbe il calcetto giocato tra amici a essere vietato dal momento che altri sport hanno attività 'fai da te' molto più limitate. Potrebbero rischiare, in materia di arti marziali, tutte quelle attività promosse nei centri sportivi di grandi catene internazionali che sono società commerciali e non associazioni sportive senza fini di lucro.

Nei palazzetti capienza aumentata al 15%

Quanto alle riaperture per il pubblico che intende assistere alle manifestazioni sportive, le Regioni avrebbero trovato un accordo per aumentare la capienza nei palazzetti al 15% della capienza totale, abbattendo il muro dei 200 spettatori ammessi, a patto che non si superino comunque i mille. Non cambia nulla invece per quanto riguarda gli stadi della Serie A: resta a 1000 il numero massimo di spettatori consentiti

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