
I Simpson compiono 31 anni: calciatori coetanei di "Bart the Genius" (titolo 1^ puntata)
Il 14 gennaio 1990, negli Usa, "I Simpson" diventavano un appuntamento fisso in televisione. Dopo la prima puntata di prova a dicembre, fu "Bart the Genius" (primo episodio assoluto trasmesso in Italia) a conquistare milioni di appassionati. Si parla di geni, quindi, nati nel 1990 che anche nel calcio hanno dato spettacolo. Quali sono i coetanei della serie che ha accompagnato diverse generazioni?

Bart imbroglia nella valutazione di un test del quoziente intellettivo per il quale non aveva studiato, quanto basta per essere trasferito in un’accademia di allievi estremamente intelligenti. È l’esilarante trama di "Bart the Genius", episodio dei Simpson trasmesso trentuno anni fa negli Stati Uniti che rese popolarissima la celebre serie animata. Dallo schermo al calcio il passo è breve: quali sono i calciatori più geniali nati nel 1990? Si parla di fantasia in campo, ma anche segnare a raffica è un’arte da tenere in considerazione. No?

TONI KROOS - Campione di tutto con il Real Madrid, tecnica e qualità assoluta nel centrocampo dei Blancos e della Nazionale tedesca con la quale si laureò campione del mondo nel 2014. Zidane non può farne a meno e non potrebbe essere diversamente. Curiosamente è nato il 4 gennaio 1990, una decina di giorni prima della messa in onda di "Bart the Genius"

MIRALEM PJANIC - Il Barcellona ha investito 60 milioni di euro per strapparlo alla Juventus, affare che ha consegnato a Messi e compagni uno dei migliori centrocampisti su scala mondiale. Visione di gioco, tempi e magie su calcio piazzato per il 30enne bosniaco che abbiamo apprezzato per anni in Italia

ILKAY GUNDOGAN - Un allenatore come genio e un profilo da campione per il tuttocampista tedesco di origine turca in forza al Manchester City. L’identikit non si discute, lui che è in grado di segnare gol spettacolari come un attaccante di razza. Punta che Gundogan non è, ma anche qui sta il "genio"

DOUGLAS COSTA - Strappi, accelerazioni e quella capacità di spaccare le partite come pochi altri. Sicuramente un’arma in più al netto degli infortuni, certo è che l’ex Juventus (in prestito al Bayern Monaco) è uno votato allo spettacolo. Si fa chiamare "Flash" come il supereroe, sangue brasiliano per chi è abituato a stupire

MARIO BALOTELLI - Perplessi? I colpi non sono da calciatore comune, tantomeno il talento frenato da una carriera discontinua. Super Mario ci riprova con il Monza in Serie B, tappa da non sbagliare per chi insegue i 200 gol in carriera. Il curriculum è di prim’ordine, lui che è il miglior marcatore in attività della Nazionale italiana. Il genio c’è, noi confidiamo possa tornare a mostrarlo

CIRO IMMOBILE - Se il fattore gol è sinonimo di genio, allora non può mancare il bomber della Lazio. Tre volte capocannoniere in Serie A, Scarpa d’Oro nella scorsa stagione davanti a fenomeni come Lewandowski e Cristiano Ronaldo. Trentuno anni da compiere a febbraio per Immobile, attaccante che ha già superato le 200 reti da professionista

TEEMU PUKKI - A proposito di attaccanti prolifici, che dire della punta finlandese inspiegabilmente ancora in forza al Norwich nella Championship inglese? Protagonista assoluto nella prima storica qualificazione della Finlandia alla fase finale degli Europei, Pukki è un idolo in patria dove il termine "genio" a lui accostato non rende abbastanza

GASTON RAMIREZ - Mancino, tecnico e votato agli assist ma non solo. C’è qualcosa di speciale nel jolly uruguaiano, una vita in Italia tra Bologna e Sampdoria dove non sempre è riuscito a convincere. Ramirez è in grado di segnare gol memorabili così come di defilarsi dalle partite, complice il carattere e la discontinuità nell’arco della carriera. Anche qui sta il genio, no?

KEVIN KAMPL - Coda di cavallo e classe da vendere per il centrocampista sloveno, uno dei punti fermi del Lipsia che continua a stupire in Germania e in Europa. Estremamente prezioso per duttilità, qualità e geometrie, Kampl non ha sempre lasciato il segno (vedi la parentesi al Borussia Dortmund) ma se stimolato diventa un giocatore imprescindibile

YACINE BRAHIMI - Particolarmente fertile il campo dei "geni" nel Nord Africa. Prendete l’ala algerina, freccia inseguita per anni dalle italiane sul mercato quando giocava nel Porto. Oggi lo trovate all’Al-Rayyan in Qatar, lui che ha contribuito eccome al trionfo in Coppa d’Africa nel 2019 e che ha sedotto le big d’Europa per lungo tempo. Senza mai farsi prendere

YOUNES BELHANDA - Trequartista marocchino dribblomane e fantasioso, emerso nel Montpellier campione di Francia e d’attualità nel Galatasaray dal 2017. Elegante, spettacolare per giocate tra doppi passi e rigori col 'cucchiaio', Belhanda resta una celebrità in patria dove figura di diritto tra i "geni" del pallone

YOUSSEF MSAKNI - Gli accostamenti a Messi tra i talenti di tutto il mondo si sprecano, ma statene certi: il "Messi del deserto" è un idolo assoluto in Tunisia. Al netto di una carriera lontana dai riflettori (gioca in Qatar dal 2013), Msakni si è sempre preso la ribalta nei grandi appuntamenti. Uno spettacolo per gli occhi in Coppa d’Africa, estro e gol per un attaccante "geniale" ma distante dai big più celebrati