Superlega, da Boris Johnson a Neville: le reazioni dall'Inghilterra

DALL'INGHILTERRA
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L'annuncio della nuova Superlega alimenta reazioni anche dalla Gran Bretagna, dove il primo ministro Boris Johnson ha ribadito: "Pronto a collaborare con le autorità del calcio perché il progetto non vada avanti". Ancora più duro Gary Neville: "È una disgrazia, un atto criminale". E Sir Alex Ferguson: "Ci si allontana dagli ultimi 70 anni di storia"

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Non può che essere l’argomento centrale nelle ultime ore, ovvero l'annuncio della nuova Superlega. Se ne parla a tutte le latitudini compresa la Gran Bretagna, dove tra i primi ad intervenire nella serata di domenica è stato il primo ministro Boris Johnson: "Il progetto di una Super League europea sarà molto dannoso per il calcio e appoggiamo le autorità calcistiche che intraprendono misure. Colpirà al cuore il gioco e darà dispiacere ai tifosi di tutto il Paese. I club devono rispondere ai propri tifosi e alla più ampia comunità calcistica prima di compiere ulteriori passi". Lo stesso Premier è tornato in giornata sulla questione: Johnson ha alzato i toni confermando non solo la ferma opposizione del governo britannico alla Superlega, ma anche di essere pronto a collaborare "con le autorità del calcio perché il progetto non vada avanti nella maniera attualmente proposta. È una notizia non buona per i tifosi, valuteremo tutto ciò che potremo fare assieme alle autorità del calcio perché questo piano non si avveri". In riferimento alle 6 squadre inglesi coinvolte (Manchester City, Manchester United, Chelsea, Arsenal, Tottenham e Liverpool), Johnson ha aggiunto: "Questi club non sono solo brand globali, ma anche club con un forte radicamento nelle proprie città di origine, nelle comunità locali, e dovrebbero mantenere questi legami con la loro base di tifosi. È molto importante che rimanga così. Non mi piace questa proposta, ci consulteremo per vedere cosa possiamo fare".

Gary Neville: "Superlega? Un atto criminale"

Ancora più duro l’ex terzino e capitano del Manchester United, Gary Neville, oggi opinionista a Sky Sports: "Sono un tifoso del Manchester United da quarant’anni ma sono disgustato. Sono disgustato in particolare dal mio Manchester United e dal Liverpool. Vogliono entrare in un torneo senza competizione, dal quale non puoi essere retrocesso". L’analisi di Neville si è fatta ancora più aspra: "È una disgrazia, un atto criminale. Dobbiamo rivedere il potere calcistico di questo Paese partendo dai club che dominano la Premier League a partire dal mio club, il Manchester United. Quello che stiamo vedendo è semplice avarizia, nient’altro. I proprietari dello United e del Liverpool ma anche del City e del Chelsea sono degli impostori, non hanno niente a che vedere con il calcio in Inghilterra. Questo Paese ha più di 150 anni di storia calcisticamente parlando, a partire dai tifosi di questi club che per decadi hanno tifato e supportato la loro squadra in qualsiasi situazione. E sono loro che vanno protetti". In chiusura il suo commento: "Io devo tantissimo al calcio. Ciò ho guadagnato e ci guadagno ancora soldi, come anche ne ho investiti e continuo ad investirne, quindi non sono contro i soldi che girano nel calcio ma tengo tantissimo ai principi e all’etica di questo sport. Se il Leicester vince la Premier League, è giusto che vada in Champions. Questo è un esempio, ma è come dovrebbe funzionare, non che squadre come Tottenham, United o Arsenal, che in Champions League nemmeno ci sono, possano partecipare ad una competizione elitaria. Ci vuole una commissione esterna che valuti questi proprietari e riporti ordine".

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Ferguson: "Rottura con 70 anni di calcio"

Ex allenatore di Gary Neville al Manchester United, Sir Alex Ferguson si è pronunciato sull’argomento condannando la Superlega vista come un allontanamento da 70 anni di storia del calcio. Lo stesso Ferguson ha spiegato alla Reuters: "L'ho vissuto sia come giocatore per una squadra provinciale come il Dunfermline negli anni '60 sia come allenatore dell’Aberdeen vincendo la Coppa delle Coppe, che per un piccolo club di provincia in Scozia è stato come scalare l'Everest". E ancora: "L'Everton sta spendendo 500 milioni di sterline per costruire un nuovo stadio con l'ambizione di giocare in Champions League. I tifosi di tutto il mondo adorano la competizione così com'è. Nella mia permanenza allo United abbiamo giocato quattro finali di Champions League ed erano sempre le serate più speciali".

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La Premier League: "Attacco al cuore del calcio"

È arrivata anche una nota del campionato inglese, dal seguente testo: "La Premier League condanna qualsiasi proposta che attacchi i principi della competizione aperta e del merito sportivo che sono al centro della piramide calcistica nazionale ed europea. I fan di qualsiasi club in Inghilterra e in tutta Europa possono attualmente sognare che la loro squadra possa scalare la vetta e giocare contro i migliori. Crediamo che il concetto di una Super League europea distruggerebbe questo sogno. La Premier League è orgogliosa di organizzare una competizione calcistica competitiva e avvincente che l'ha resa la lega più seguita al mondo. Il nostro successo ci ha permesso di dare un contributo finanziario impareggiabile alla piramide calcistica nazionale. Una Super League europea minerà il fascino dell'intero gioco e avrà un impatto profondamente dannoso sulle prospettive immediate e future della Premier League e dei suoi club membri, e di tutti coloro che nel calcio contano sui nostri finanziamenti e sulla nostra solidarietà per prosperare. Lavoreremo con i fan e tutte le federazioni, così come altri stakeholder, in patria e all'estero, per difendere l'integrità e le prospettive future del calcio inglese nel migliore interesse del gioco".

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