Thuram: "Razzismo? I giocatori bianchi non devono stare zitti"

intervista

Lilian Thuram, intervistato da Francesco Cosatti al Festival dello sport di Trento, si è espresso sul razzismo nel calcio: "I calciatori possono fare tanto per combatterlo: se i giocatori prendono posizione e parlano con i tifosi le cose cambiano in fretta. Ma i giocatori bianchi non devono stare zitti"

Lilian Thuram ha portato al Festival dello sport di Trento la sua riflessione sulle vittorie calcistiche e la testimonianza nella lotta al razzismo. Rispondendo alle domande di Massimo Arcidiacono dal palco del Teatro sociale l'ex calciatore di Parma e Juve, campione del mondo e d'Europa con la Francia multietnica, ha ricordato i momenti salienti della sua carriera: "Una cosa incredibile. Dopo la vittoria è uscita questa tematica, che eravamo una squadra Black-Blanc-Beur, di tutti i colori. Per me, nato in Guadalupa e cresciuto in Francia dove c'è una grande diversità di origini, era una cosa evidente. Perché aspettare di vincere un mondiale per accettare una cosa che è lì e non vuoi vedere? Così il mio Paese ha dovuto riflettere su razzismo, una cosa positiva che ha permesso alla Francia di crescere". Thuram ha lanciato un invito alla solidarietà senza confini e differenze di origini. Uno sguardo in cui non ha risparmiato una stoccata a miti del calcio, come Pelé ("Non ha mai detto molto contro il razzismo, quando sei a certi livelli devi prendere la parola per aiutare chi è in difficoltà", ha detto), mentre ha elogiato Maradona ("Ha sempre detto no al potere") e Messi, che "rimarrà uno dei più grandi giocatori di tutti i tempi".

Thuram: "I giocatori bianchi non devono stare zitti"

"I giocatori bianchi e gli allenatori bianchi possono fare tanto, se non fai niente vuol dire che accetti uno stato di cose. I giocatori devono dire: 'Sì, c’è razzismo in Italia'. E lo dici perché ami l’Italia e vuoi cambiare le cose. Se tu hai un problema, io ti devo aiutare, non è che ti devo chiedere prima da dove vieni e che colore della pelle hai". Lo dice l'ex difensore di Parma e Juventus Lilian Thuram in merito al tema del razzismo nel calcio. "Quando gridi che Koulibaly è una scimmia tu fai violenza, colpisci non solo lui ma tanta gente -sottolinea il campione del mondo 1998 con la nazionale francese a margine del 'Festival dello sport' di Trento -. Una persona deve aiutare un’altra persona perché abbia gli stessi diritti. Per uscire dal razzismo tu non devi pensare come un francese, un italiano, un nero, un bianco, un senegalese, ma come un essere umano”. “Il razzismo è una trappola, un’ideologia politica che va avanti perché c’è gente che ci guadagna - prosegue Thuram -. Il razzismo è arroganza, è pensare di avere sempre ragione, è non volere ascoltare gli altri. Bisogna uscire da questa arroganza per diventare esseri umani. Per sconfiggerlo bisogna abbattere i pregiudizi. Pregiudizi che nascono quando cresci".

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