I gol più belli visti su Sky Sport nel weekend. VIDEO

Calcio

Daniele Manusia

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Gol che sembrano usciti fuori direttamente da un videogioco, rovesciate spettacolari, acrobazie: un altro weekend di reti spettacolari su Sky Sport. Ecco i migliori gol

Il gol da FIFA di Niklas Dorsch

Questo gol di Niklas Dorsch, segnato alla tredicesima partita in Bundesliga della propria carriera, sembra uno di quei gol di FIFA. Un gol cioè che possono segnare gli algoritmi, macchine che nel virtuale possono ignorare alcune regole fisiche. Dorsch si ritrova tra i piedi una palla respinta lenta, sta distante almeno 30-35 metri dalla porta; la controlla in maniera tranquilla, come se volesse girarsi e far ripartire l’azione. Solo che il pallone gli salta un po’ davanti e dopo il controllo si allunga leggermente, non di molto. Dorsch avrebbe potuto a quel punto avanzare, o controllare meglio e aprire sull’esterno, invece decide di calciare. Lo fa come se dovesse togliersi un problema, come se fosse un peso. Colpisce non di collo pieno, come ci si potrebbe aspettare da quella distanza, ma d’interno, quasi a giro, senza prendere la rincorsa. Insomma un tiro strano, inaspettato, di cui è difficile capire la dinamica; e proprio per questo un gol meraviglioso, con il pallone che si infila proprio all’incrocio. Un gol da celebrare come fa Dorsch, con le braccia larghe e la sensazione di essere il Re. 

 

Djibril Sow di potenza

Partiamo con Kostic, che controlla un pallone spiovente con la delicatezza che si conserva per i regali di Natale sentiti, che poi parte in conduzione con la suola, tenendo lontano l’avversario con il corpo, come fosse una partita di futsal piuttosto, che poi con la caparbietà riesce a mettere in mezzo, dove Borre controlla e mette in pausa. Da dietro, noi non lo vediamo, sta arrivando Djibril Sow. Compare quasi all’ultimo, avventandosi sul retropassaggio del compagno. Il passaggio è buono, ma non perfetto. Sow deve rallentare, cercare una coordinazione. Ci riesce grazie a due piccoli passetti, come per caricarsi, mentre si mette di taglio come per tirare a giro. Il suo gol non è però uno di quei tiri a giro dove a battere il portiere è la parabola. Sow colpisce forte, il pallone esce diretto e teso e va a infilarsi in un angolo della porta dove il portiere non può arrivare mai. 

 

Gallagher a giro forte e secco

Sono tante le cose belle e notevoli di questo gol. Quella più stravagante è il fatto che sia nato da un momento buffo, e cioè quando un difensore dell'Everton cerca di tirare una punizione addosso a un avversario che si ostinava a non concedergli la distanza. L’altra è il tiro di Gallagher, di interno ma così forte e secco che si fatica a stargli dietro con gli occhi, il portiere che rimbalza dopo il tuffo come se avesse preso un gancio, la palla che rimbalza sulla parte interna della traversa con violenza. L’ultima è il fatto che questo è il secondo gol della partita di Gallagher, e il suo sesto stagionale. È uno dei giocatori rivelazione di questa Premier League: cresciuto nel Chelsea, di cui è ancora di proprietà, ha girovagato per diversi prestiti prima di esplodere quest’anno nel Crystal Palace, dove mette a ferro e fuoco i corridoi centrali con corse, inserimenti e tiri da centrocampista box-to-box di origine controllata e garantita.



Arteta-ball, Arteta-gol

Quanti di voi pensavano che a questo punto della stagione Mikel Arteta sarebbe ancora saldo al suo posto sulla panchina dell’Arsenal? Dopo un inizio di stagione terrificante, i “gunners” hanno sistemato i pezzi, giocando un calcio offensivo basato su un gioco di passaggi rapido e fluido. Arrivavano però a questa partita dopo due sconfitte consecutive e quando sei l’Arsenal l’abisso è dietro l’angolo. Contro il Southampton hanno costruito una vittoria solida, a partire da questo gol che mette in scena uno dei marchi di fabbrica della gestione Arteta, ovvero la paziente costruzione dal basso per girare attorno alla pressione avversaria e attaccate in campo aperto.

 

Più il rischio e più è il guadagno è una buona massima per questo tipo di situazioni, e Ramsdale va davvero molto vicino a perdere la palla. L’Arsenal però mantiene il sangue freddo e continua a palleggiare avanzando per il campo. Nell’azione si nota anche l’abilità di Takehiro Tomiyasu nella gestione della palla, nel modo in cui alterna passaggi e conduzioni. Da quando è arrivato la fascia destra è diventata il canale privilegiato in cui l’Arsenal sviluppa i suoi attacchi. Lacazette arriva a tirare una specie di rigore in movimento, come si dice in questi casi, con un piatto destro di prima che va sotto l’incrocio dei pali e spiazza il portiere, crollato sulle ginocchia.



Dieng in rovesciata

Un gol in rovesciata è sempre un gol in rovesciata, anche se non assomiglia all’archetipo della rovesciata fissato nell’immaginario collettivo da Pelé e Cristiano Ronaldo. Anzi, questa di Bamba Dieng è più vicina alla rovesciata che faremmo noi d’estate sulla spiaggia, con la paura intrinseca di spezzarci l’osso del collo. Ma qui non è la paura a sporcare il gesto tecnico, e su un campo di Ligue1 forse non potrebbe essere altrimenti: in realtà è il piede di appoggio di Dieng a venire meno e la rovesciata di adeguarsi di conseguenza, come un palazzo che cerca di mantenere la sua compostezza fino all’ultimo momento prima di crollare. Ed è in questa efficienza sgraziata, imperfetta, che sta la sua bellezza non convenzionale. In ogni caso, per Dieng è il modo migliore per tornare al gol dopo i tre segnati a metà settembre riaccendendo la sua candidatura per essere una delle rivelazioni più inaspettate della pazza stagione del Marsiglia. 

 

La lama di Zerbin

Questo gol di Alessio Zerbin contro il Monza ha una crudeltà tutta sua. In quanti ricorderanno questa lama che ha tagliato il cielo soleggiato del Nord Italia e che ha lasciato impietrito il portiere avversario dopo che il Monza è riuscito a recuperare lo svantaggio nella mezz'ora successiva passando dallo 0-2 al 3-2? Prendiamoci un momento per ammirarlo adesso, allora, perché la bellezza, soprattutto in un momento difficile come il lunedì, non deve andare sprecata, anche se non ha portato a nulla. Anzi, forse soprattutto in questo caso. 

 

La forza e la precisione di Sibilli

Il Pisa continua a dominare la classifica di Serie B e a farlo in maniera spettacolare. Nell’ultima giornata è stato Giuseppe Sibilli a regalare la vittoria alla squadra di D’Angelo, che affrontava la difficile sfida contro il Lecce (che vincendo avrebbe potuto superarla in classifica). Quello di Sibilli è un gol importante, quindi, è che nella sua stessa fattura sembra portare tutto il suo peso. L’attaccante napoletano colpisce il pallone con la violenza di chi forse vorrebbe farlo esplodere e ha la fortuna di colpirlo esattamente nel punto in cui potenza e precisione si toccano. Quando il pallone esaurisce la sua violenza in rete, il pallone di Sibilli tocca il punto di rottura della realtà circostante che, a partire dallo stadio, sembra essere scossa per un attimo dalla vibrazione del suo calcio.