Maccabi Haifa, Mohammad Abu Fani tiene palla sulla bandierina per 2 minuti

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Insolito primato per questo centrocampista classe 1998. Dopo la super rimonta del suo Maccabi Haifa sul Maccabi Tel Aviv nel campionato israeliano (da 0-2 a 3-2 negli ultimi quindici di gioco), ci pensa lui a far scorrere ben due degli otto minuti di recupero congelando la palla sulla bandierina. Totti ne era un maestro, e quel Denilson con la Turchia…

Mohammad Abu Fani. Nome sconosciuto ai più ma, da qualche giorno, detentore di un record molto curioso. Due minuti a guadagnare tempo (o perderlo, dipende dal modo di vederla) sulla bandierina. Un classico dei minuti di recupero: risultato in bilico e da difendere, ancora di più se la partita in questione era un momentaneo ko per 2-0 che il Maccabi Haifa aveva tramutato in un 3-2 partendo dal 77' di gioco. Poi ecco lo specialista entrare in scena.

Due minuti sulla bandierina

Mohammad Abu Fani, centrocampista centrale, classe 1998. Solo uno e sessantaquattro di altezza, ma baricentro basso e forza fisica. Tanta. Prende palla e la protegge, lì, in uno dei quattro angoli del campo, dove gli avversari sono alle tue spalle ma nemiche lo sono anche le linee laterale e di fondo. Lui è a suo agio: gioca facendo rimbalzare il pallone sugli avversari. Riceve palla all'inizio del sesto di recupero e la tiene fino all'ottavo, arringando il pubblico ad ampi gesti proprio accanto a lui. E così Mohammad Abu Fani si inserisce in una lunga lista di ben più illustri predecessori.

L'ultimo pallone della carriera di Totti, difeso sulla bandierina in Roma-Genoa del maggio 2017
©LaPresse

Totti ne era un maestro, e quel Denilson con la Turchia…

Francesco Totti, del tenere palla sulla bandierina, era una maestro. Un campione del controllo del corpo e della sfera. E, scherzo del destino o meno, anche il suo ultimo pallone toccato in carriera nel giorno dell'addio fu proprio lì. Difeso fino all'ultimo secondo in quel Roma-Genoa del maggio 2017. Poi c'è la forza fisica dei grandi attaccanti o l'estro dei fantasisti. Il brasiliano Denilson, oltre ad essere citato in una famosa scena di Così è la vita di Aldo, Giovanni e Giacomo, aveva un compito ben chiaro nel trionfale Mondiale verdeoro del 2002: entrare e congelare. Ronaldo il Fenomeno sbloccava. Lui teneva palla, incollata. Regalando immagini iconiche come quella della semifinale con la sorprendente Turchia in cui si dirige verso la bandierina rincorso da mezza squadra avversaria. Spoiler: la palla non la perdeva mai.

Semifinale del Mondiale 2002 Brasile-Turchia, Denilson scappa verso la bandierina inseguito da quattro avversari
©Getty