Mattarella a Corviale: "Qui lo sport insegnerà rispetto e aiuto e crea speranza e realtà"

Calcio

Presente all'inaugurazione di un campo di calcio a 11 a Corviale, quartiere popolare di Roma, il Capo dello stato ha rivolto un bellissimo messaggio ai giovani presenti: "Non perdete le abitudini di rispetto e di aiuto reciproco che imparate grazie allo sport. Perché se questo si afferma negli adulti e nella società, così avverrà anche nel mondo e tra gli stati"

Calcio sinonimo di speranza per un futuro migliore. Con queste parole si può riassumere il contesto in cui è intervenuto Sergio Mattarella: il Capo dello stato, infatti, ha presenziato questo sabato mattina all'inaugurazione di un campo di calcio a 11 a Corviale, quartiere popolare di Roma dove il verde del manto erboso da calcio romperà il grigiore dei palazzi e offrirà un modo per divertirsi alle ragazze e ai ragazzi di un quartiere difficile di Roma. E proprio in occasione dell'inaugurazione del campo, Mattarella ha anche fatto un lungo e bellissimo discorso ai giovani del quartiere presenti all'evento, con chiari - ma non espliciti - riferimenti ai conflitti mondiali che inquietano il mondo intero: "Voglio sottolineare l'importanza che questa struttura, che raccoglie i ragazzi, dà per sentirsi a casa, e l'importanza di fare del momento del gioco e dell'incontro un luogo di amicizia, un luogo di rispetto reciproco tra tutte le persone. Lo sport, fatto in questo modo, crea non soltanto speranza ma realtà concreta. Se i bambini ricevono e apprendono questo modo di rapportarsi fra di loro e di aiutarsi, questo consentirà loro in futuro di essere protagonisti in positivo della vita del nostro Paese". Poi, il messaggio diretto alle ragazze e ai ragazzi, di Corviale e non solo: "Non perdete queste abitudini, non perdete questi criteri: aiutatevi sempre, abbiate fiducia reciproca, rispettatevi sempre. Perché se questo si afferma nella società e tra gli adulti, questo poi avverrà anche nel resto del mondo e tra gli stati". 

"Ho saputo della regola dei rigori. Se l'avessero applicata quando ero ragazzino..."

Poi, Mattarella si è soffermato su una regola che vige nel campo, che ha dato modo al Capo dello stato di raccontare un aneddoto della sua infanzia con leggerezza e con una battuta che ha fatto ridere tutti i presenti: "Ho anche saputo che una delle regole che applicate è che i rigori li possono calciare anche i più deboli. Questa è una regola che se fosse stata applicata quand'ero ragazzino io, mi avrebbe permesso di battere qualche rigore. Cosa che mi veniva regolarmente impedita", ha commentato ridendo. 

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