Promes, giocatore intercettato mentre ammette tentato omicidio: "Non potevo trattenermi"

DALL'OLANDA
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Dopo essere stato accusato di tentato omicidio per aver accoltellato suo cugino nel 2020, spuntano delle intercettazioni telefoniche in cui Quincy Promes ammette il fatto: "Ci sono persone per cui uccido. Scusa zia, perdonami, ma non potevo trattenermi"

Quincy Promes, attaccante olandese di trent'anni e di proprietà dello Spartak Mosca, nello scorso novembre era stato accusato di essere stato il protagonista del tentato omicidio a suo cugino. Secondo il Pubblico Ministero olandese, Promes avrebbe colpito al ginocchio suo cugino con un coltello, durante una festa. Sempre dall'Olanda oggi il portale NOS ha riportato delle intercettazioni telefoniche in cui lo stesso Promes, la notte successiva all'accoltellamento, avrebbe indirettamente ammesso ad alcuni parenti di aver compiuto il gesto: "Non potevo trattenermi. Scusa zia, perdonami, ma nessuno ci verrà a prendere" si legge. Poi la conversazione col padre: "Quincy, non voglio che tu ti metta nei guai", e la risposta del giocatore: "Perché ti sei messo nel mezzo? [...] Ci sono persone per cui uccido. Fortuna che non giro con armi da fuoco, altrimenti quel coso sarebbe finito pure peggio". 

L'avvocato del cugino: "Queste sono le confessioni di Promes"

Dopo che le intercettazioni tra Promes e i suoi parenti sono state rese pubbliche, l'avvocato del cugino del giocatore ha detto la sua, difendendo la causa del suo assistito: "Queste sono le confessioni di Promes a sua insaputa. Racconta i fatti a suo padre, sua madre e una zia. È persino indignato per il fatto che suo padre si sia messo tra lui e suo cugino". 

La ricostruzione dell'episodio dell'accoltellamento

L’episodio incriminato risale al 2020 ed avvenne ad Abcoude, località nella provincia di Utrecht. La notizia fu divulgata dal quotidiano olandese 'De Telegraaf'. Quincy Promes, all’epoca tesserato con l’Ajax, fu accusato di omicidio colposo dal Pubblico Ministero olandese. Il motivo è legato all’accoltellamento di un parente al ginocchio. Pur negando le accuse a suo carico, il calciatore fu cautelarmente recluso per due giorni. Dopo pochi mesi, nel febbraio 2021 Promes tornò in Russia, allo Spartak Mosca, squadra in cui aveva già militato dal 2014 al 2018. Le ultime intercettazioni telefoniche potrebbero far cadere tutte le tesi della difesa dell’attaccante olandese. Il processo avverrà il prossimo 31 marzo ad Amsterdam. Promes rischia ora una condanna pesante. 

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