Argentina, giocatori del Patronato contro l'arbitro: 5 arresti, poi rilasciati

argentina

Al termine di Barracas-Patronato si è scatenata una clamorosa rissa tra i giocatori della squadra ospite e il direttore di gara, reo di aver preso una serie di decisioni arbitrali a favore degli avversari, la squadra del figlio del presidente della Federazione calcio argentina, Claudio Tapia. Intervenuta la polizia, 4 giocatori del Patronato e il preparatore dei portieri hanno passato la notte in Procura finendo sotto indagine, prima di essere rilasciati in mattinata

Nervi tesi in campo durante l'ultima giornata disputata nel campionato argentino. Al fischio finale nella sfida tra Barracas Central e Patronato, i giocatori ospiti hanno aggredito l'arbitro dopo alcune discusse decisioni arbitrali a favore del Barracas, la squadra di proprietà del figlio del presidente della Afa, Claudio Tapia. A quel punto l'intervento della polizia, entrata in campo per frenare la rissa e proteggere l'incolumità del direttore di gara e dei suoi assistenti. Le proteste sono scaturite dopo che l'arbitro Baliño all'interno del match ha annullato due gol, concesso un rigore dubbio contro i rossoneri dopo revisione al Var ed espulso sia il giocatore Nicolas Castro che l'allenatore Facundo Sava. Discussione degenerata e che ha prodotto scambi di schiaffi e colpi proibiti: Justo Giani, Axel Rodriguez, Matias Pardo, Juan Barinaga e il preparatore dei portieri Damian Gonzalez sono finiti sotto indagine del pm e hanno passato la notte negli uffici della Procura di Buenos Aires, dove hanno rifiutato di testimoniare prima di essere rilasciati nella mattinata. "Mi viene voglia di tornare a casa e non allenare mai più in vita mia" ha detto l'allenatore del Patronato in conferenza stampa, mentre l'arbitro ha difeso il suo operato: "Confermo le mie decisioni, si vedono fantasmi dove non esistono. Per quanto riguarda il rigore avevo la sensazione che il giocatore del Barracas fosse caduto , ma quando il Var mi ha richiamato ho visto il contatto sul piede di appoggio e non ho avuto più dubbi. Alla fine con l'allenatore Sava ci siamo scontrati, ma non mi ha colpito. Poi qualcuno mi ha preso a calci, ma non so chi".

Var... limitato

Trattandosi dello stadio di una neo-promossa, al "Tapia" non si dispone del collegamento in fibra ottica con il centro Var Ezeiza presente invece sugli altri campi argentini. Per ovviare a questo problema, in ogni partita interna del Barracas il Var opera attraverso un dispositivo mobile dotato della stessa tecnologia di Ezeiza. Anche la posizione delle telecamere non è delle migliori a causa della ridotta separazione tra il campo di gioco e le tribune, ma ciò non influisce sulle decisioni prese dagli arbitri.