Gravina:" Il calcio italiano non può restare immobile, è giunto il momento delle riforme"

FIGC

Ospite del Festival dello Sport, il presidente Figc Gabriele Gravina ha spiegato il suo progetto di riforma del calcio italiano, “che non può più rimanere immobile”. I due asset su cui intervenire saranno i vivai e le infrastrutture: “Per gli stadi servono i grandi eventi, siamo candidati a Euro 2023, la caduta del Governo ha rallentato il processo ma siamo ottimisti”. Quindi la proposta per l’Assemblea straordinaria della Figc: “Aboliamo il diritto di veto delle società e delle altre componenti”

Le riforme non possono più attendere: “E’ giunto il momento di riformare il sistema” e “il calcio italiano deve cambiare e non può rimanere immobile”. Con la I minuscola, non quella maiuscola di Ciro. Ne è convinto il presidente Figc Gabriele Gravina, che dal Festival dello Sport di Trento annuncia i punti principali del suo progetto di sviluppo: “Lavoriamo su un progetto di riforma -le parole di Gravina- Gli asset fondamentali su cui lavoriamo sono due: da una parte i vivai e i settori giovanili, pensiamo di aumentare il numero minimo di italiani per ogni rosa. Dall’altra parte ci sono le infrastrutture: per gli stadi servono i grandi eventi, siamo candidati a Euro 2023 ma la caduta del Governo ha rallentato il processo ma siamo ottimisti. Ci sarà un’assemblea straordinaria il 21 dicembre, a furia di veti incrociati non si riesce a portare avanti un progetto organico. Per parlare di riforma, la mia proposta il 21 dicembre sarà di togliere il diritto di veto in capo a ciascuna società e componente, i veti non permettono di trovare unità di intenti. Ci confronteremo, cambiamo le regole e poi affronteremo il tema della riforma del calcio italiano, chè non è una minaccia ma un'opportunità”.

Il commento sul successo contro l'Inghilterra

Gravina ha poi commentato il successo sull’Inghilterra: “Più che una ricostruzione rappresenta una progressione in quel progetto tracciato 4 anni fa, si va avanti su quella strada. In 24 ore, in una partita, sono cambiati gli scenari, abbiamo rischiato di retrocedere in B e invece ci abbiamo condannato l’Inghilterra, e soprattutto favorendo il nostro ranking, che agevola un piazzamento più vantaggioso a livello di qualificazione all'interno dei gironi per il prossimo Europeo. Ci giochiamo un’altra importante chance con i giovani e gli infortunati che non hanno potuto rispondere alle convocazione. Continuiamo il nostro progetto. Ringrazio le società, i giovani e Mancini che valorizza tantissimo i giovani dando un esempio importante per tutto il calcio italiano”.