La nuova Superlega: fino a 80 squadre, con promozioni e retrocessioni

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Francesco Cosatti

Francesco Cosatti

A22 Sportsmanagent, la società che promuove la Superlega, ha stilato un decalogo che pone le basi su cui lavorare per ridefinire il proprio progetto. Corretti alcuni dei punti più controversi del suo approccio iniziale. Durissima la reazione di ECA e Liga. Il tutto in attesa della pronuncia della Corte di Giustizia dell'Unione Europea... 

SUPERLEGA, OGGI LA SENTENZA CORTE UE: LE NEWS LIVE

Il ritorno della Superlega. In attesa della sentenza della corte di giustizia europea - che potrebbe pronunciarsi nel prossimo mese di marzo - e che si esprimerà sul ruolo egemone o no della Uefa/Fifa, la A22 Sports Management (la società che promuove una competizione alternativa alla Champions League, per conto di Juventus, Real Madrid e Barcellona) dallo scorso ottobre si è confrontata con quasi 50 club europei e ha pubblicato un decalogo che mostra i nuovi pilastri della Superlega. Alcuni molto diversi da quel primo progetto dell’aprile 2021…

Le novità principali

Si tratterebbe di un campionato di calcio europeo come una competizione aperta e con più divisioni, da 60 a 80 squadre, con promozioni e retrocessioni, senza membri permanenti, consentendo così una distribuzione sostenibile dei ricavi attraverso tutta la piramide. Insomma, una base “ampia e meritocratica" della competizione. Una qualificazione aperta basata sui risultati nazionali che - si legge- garantirebbe “accesso alla competizione ai club emergenti, mantenendo al contempo le dinamiche competitive a livello nazionale". 

Le reazioni

Una prima risposta non si è fatta attendere: “La Super League è il lupo nella storia di Cappuccetto Rosso. Si sta camuffando da competizione aperta e meritocratica, ma sotto c'è ancora lo stesso progetto egoistico, elitario e guidato dall'avidità. Non lasciateci ingannare dalle loro storie”. Così scrive la Liga dell’acerrimo nemico della Superlega: Javier Tebas. Durissimo il comunicato dell'ECA (Associazione dei club europei di calcio): "ECA prende atto dell'ultimo dispaccio dalla realtà alternativa di A22. Tuttavia, nel mondo reale, questa idea rimaneggiata è già stata proposta, discussa e completamente respinta da tutte le parti interessate nel 2019. Questo è solo un altro tentativo deliberatamente distorto e fuorviante di destabilizzare il lavoro costruttivo attualmente in corso tra le vere parti interessate del calcio per far progredire le cose nel migliore interesse generale del calcio europeo per club".