Jankto alle Iene: "Dopo il coming out mi sento finalmente libero"

Calcio

In un'intervista rilasciata alle Iene, l'ex centrocampista di Udinese e Sampdoria torna sul suo coming out del 13 febbraio scorso: "Per alcuni è una rivoluzione, per me una cosa assolutamente normale. Ho vissuto per 26 anni dietro a una barriera"

Jacub Jankto non ha più paura ed è finalmente libero. Lo è da quando, lo scorso 13 febbraio, ha voluto annunciare al mondo del calcio (ma non solo) la sua omosessualità (CLICCA QUI PER VEDERE IL VIDEO), sfondando una barriera ancora troppo alta per tantissimi suoi colleghi. È stato il primo calciatore di una certa importanza (45 partite all’attivo con la sua Nazionale) e nel pieno della carriera, 27 anni, a farlo. E di certo non se ne è pentito, anzi. Lo conferma in un’intervista che andrà in onda questa sera alle Iene, noto programma televisivo di Italia 1: “Sono felicissimo della decisione che ho preso, è stato molto importante per me farlo. Per alcuni è una rivoluzione, soprattutto in un mondo come quello del calcio che è chiaramente omofobo, ma per me è una cosa assolutamente normale. Spero che questa cosa aiuti anche chi continua a nascondersi. Ci ho messo la faccia e continuerò a farlo”, spiega il ceco all’inviato delle Iene. ". Ieri sera, durante la prima partita dopo il mio coming out, tutto il pubblico mi ha applaudito e mi è stato vicino. Dopo tanto tempo, ho giocato con il sorriso. Puoi vincere e segnare anche tre gol, ma farlo col sorriso è tutta un'altra cosa sono state veramente belle sensazioni”. Che Jacub ha dovuto attendere per oltre 26 anni: “Ho vissuto a lungo con una barriera, senza poter fare liberamente quello che avrei voluto. Dopo il mio annuncio, invece, mi sono sentito finalmente libero: tutto ciò è straordinario".