Nasce "Calcio Libero" negli istituti penali: accordo Ministero Giustizia-Sport e Aic

l'iniziativa
Foto AIC
carceri_aic_1ok

Un percorso formativo-sportivo con il coinvolgimento di calciatori, ex calciatori e staff tecnici messi a disposizione dall’Associazione Italiana Calciatori per favorire la socializzazione dei giovani detenuti negli istituti penali per minorenni. È quanto prevede il Protocollo d’intesa sottoscritto dal Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, da quello per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, e dal Presidente dell’AIC, Umberto Calcagno

Realizzare percorsi di socializzazione attraverso il calcio negli istituti penali per i minorenni: è questo l'obiettivo di 'Calcio libero', il progetto che vede in tandem Ministero della Giustizia e Associazione Italiana Calciatori (Aic), in collaborazione con il Ministro per lo sport e i giovani.

Carlo Nordio: "Funzione della pena è anche rieducativa. Accordo storico"

"La funzione della pena, oltre che espiatoria, è anche rieducativa; in questo ambito lo sport è essenziale" Le parole del Ministro della giustizia, Carlo Nordio nel corso della presentazione di ieri a Roma. "Lo sport è una palestra di vita, non soltanto fisica ma anche intellettuale e morale. Insegna la solidarietà, l'amicizia, il rispetto delle regole, che è fondamentale nell'ambiente carcerario". Secondo Nordio, consentire a chi è in carcere di lavorare e fare sport significa "attenuare la tensione che c'è negli ambienti chiusi, dove è più facile che si creino litigi e aggressioni". Ancora più importante è "avere degli spazi dove le energie possano essere esplicate, tramite delle regole e una disciplina divertente come il calcio, coinvolgendo anche la polizia giudiziaria, che fa un lavoro difficile e rischioso". 'Calcio libero' è, sottolinea Nordio, "un accordo storico".

Calcagno: "Saper fare squadra primo valore che vogliamo trasferire"

Per l'Aic "è un onore fare parte di questo progetto ed esserne il braccio operativo", afferma il presidente Umberto Calcagno. "Questo percorso ci permetterà di entrare in contatto con giovani che hanno commesso qualche sbaglio. Saper fare squadra è il primo valore che vogliamo trasferire. Faremo in modo di ampliare sempre di più progetti come questi". L'esempio di ex calciatori come Angelo Peruzzi, Demetrio Albertini, Simone Perrotta e Gianluca Zambrotta (presenti al Ministero della Giustizia) contribuirà alla missione dell'Aic. Il ministro dello sport, Andrea Abodi, conclude: "'Calcio libero' presenta caratteristiche inequivocabilmente costituzionali. il valore educativo dello sport può essere anche rieducativo, ed è importante che i luoghi della rieducazione civica possano offrire opportunità di ginnastica dell'anima".

Abodi: "Lavorare per migliorare impiantistica sportiva"

Per il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi è altrettanto importante "lavorare per migliorare l'impiantistica sportiva" nelle carceri. "Dove non c'è possibilità di fare sport è più difficile accelerare il processo di rieducazione. Si tratta di un progetto che ha inequivocabili caratteristiche costituzionali. Mi auguro siano storici gli effetti di questa giornata cioè l’Ingresso più organizzato e sistematico del calcio nelle sue componenti perché esprima la sua funzione non solo nella sua forma educativa, ma rieducativa dello sport in tutte le sue forme. Il concetto di riportare la normalità in una condizione nella quale si deve recuperare il diritto alla normalità, perché evidentemente non soltanto si è mancato a una norma, ma spesso si è offesa una persona nel senso più ampio del termine”. 

Il progetto parte da Roma, Milano e Bari

Tre gli istituti penali minori individuati per questa prima fase, prima di uno sviluppo nazionale del progetto: Casal del marmo (Roma), Beccaria (Milano) e Fornelli (Bari).

Il programma prevede in ciascun istituto: incontri con un ex-calciatore professionista per il confronto con la sua esperienza personale; allenamenti settimanali tenuti da uno staff di ex-calciatori pro del Dipartimento Junior AIC; partita finale, tra i minori partecipanti al progetto, rappresentanti del personale di sorveglianza, ex-calciatori e autorità locali. Gli allenamenti saranno tenuti da ex-calciatori professionisti, coinvolti dal Dipartimento Junior dell’Associazione Calciatori, secondo il modello sportivo-educativo utilizzato nelle ultime 10 stagioni da AIC.