Messi in panchina nell'amichevole a Hong Kong, tifosi rimborsati

Calcio

Le feroci polemiche per la mancata presenza in campo di Messi nell’amichevole giocata a Hong Kong dall’Inter Miami hanno portato alla decisione di rimborsare gli spettatori. Perdita di quasi 5 milioni e ora Leo non è più un ospite gradito a Hong Kong

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C’era chi aveva speso anche 600 dollari per un posto in tribuna, nella corsa al biglietto che, a dicembre, a Hong Kong, aveva visto volatilizzarsi in poche ore tutti i tagliandi disponibili per l’amichevole tra l’Inter Miami di Leo Messi e una rappresentativa di “All Stars” locali. Facile dunque immaginare la delusione, per usare un eufemismo, degli spettatori quando il fuoriclasse argentino non ha messo piede in campo. Una partita che a Hong Kong si è trasformata in un vero caso nazionale, fino a costringere gli organizzatori a sostanziosi rimborsi.

Il governo di Hong Kong: "Mancanza di rispetto"

Il grande giorno era fissato per domenica scorsa: l’Inter Miami di Leo Messi sbarca a Hong Kong per un’amichevole che doveva offrire ai 40mila giunti all’Hong Kong Stadium la possibilità di ammirare dal vivo la “Pulce”. Con i biglietti, per l’occasione, venduti a non meno dell’equivalente di 115 euro, in un posto in cui mediamente non se ne spendono più di 15, per entrare allo stadio a vedere una partita. Peccato che, alla fine, il pubblico si sia dovuto accontentare di assistere a una partita in cui sia Messi che Luis Suarez sono rimasti in panchina per tutto il tempo. Tanti fischi (per Messi e per Beckham, proprietario del club), pollici versi, contestazione allo stadio (“Vogliamo Messi”, hanno iniziato a urlare i tifosi nel secondo tempo) e coda di polemiche, con il governo locale che è arrivato a rilasciare un comunicato ufficiale per chiedere spiegazioni, vedendo quella del club della Mls come una mancanza di rispetto.

"Leo infortunato". Ma poi gioca a Tokyo

Il “Tata” Martino, allenatore dell’Inter Miami, ha provato a fornire una giustificazione, senza però apparire troppo convincente. Dopo aver affermato che Messi fosse infortunato (infiammazione all’adduttore), infatti, l’ha fatto giocare (la mezz’ora finale) appena tre giorni dopo in un’amichevole disputata a Tokyo contro il Vissel Kobe. E se la cosa ha colpito direttamente Messi, adesso “odiato” a Hong Kong (con il governo che parla di “affronto deliberato” e minaccia di non accoglierlo più come ospite), la società che aveva organizzato l’evento è stata costretta a rimborsare il 50% del costo del biglietto agli spettatori. Si parla di circa 7 milioni di dollari, con una perdita di circa 5 milioni. Tanto può costare un’assenza di Messi.