Egitto, l'assurdo caso di una squadra kuwaitiana: gioca amichevole con un club 'fantasma'
LA RICOSTRUZIONEIncredibile ma vero quanto accaduto in Egitto ad Alessandria, dove i kuwaitiani del Kazma hanno disputato un'amichevole vinta 7-1 contro il Telephonat Beni Suef Sporting Club (squadra di seconda divisione). In realtà quest'ultima formazione era stata 'improvvisata' da un agente che, all'oscuro della società egiziana, aveva reclutato altri giocatori e organizzato la partita. Una cosa venuta rapidamente a galla…
Ma quale amichevole d'Egitto! Ha dell'incredibile quanto accaduto ad Alessandria d'Egitto, vicenda che ha come protagonista la squadra kuwaitiana del Kazma Sporting Club. In occasione della preparazione estiva, la squadra ha annunciato di aver disputato e vinto 7-1 un’amichevole contro una squadra locale. Il nome? Beni Suef Telephone Club, formazione della seconda divisione egiziana. Niente di strano, penserete, ma in realtà la verità è venuta rapidamente a galla. Ed è emerso che gli avversari del Kazma non erano quelli del Beni Suef. Facciamo ordine all'episodio che ha del clamoroso.
L'amichevole col club 'fantasma'
Attraverso un comunicato, il Beni Suef Telephone Club ha negato di aver mai preso parte ad una gara amichevole contro il Kazma. Non è tutto: il club egiziano ha specificato che non ha nemmeno iniziato la preparazione estiva, nota nella quale ha avvertito che adotterà tutte le misure legali necessarie contro chiunque sfrutti in maniera impropria il nome del club. Non è tardata la replica del Kazma, che ha ribadito di aver disputato la partita vinta 7-1 e confermato tutti gli impegni già organizzati (il 18, 22, 26 e 30 luglio). Un intrigo ricostruito dal comunicato seguente del Beni Suef: l'amichevole è stata organizzata da un agente, che si sarebbe finto rappresentante del club egiziano e avrebbe reclutato calciatori (slegati da qualsiasi legame col Beni Suef) scesi in campo spacciandosi per tesserati ufficiali. Insomma, una squadra improvvisata in una vicenda che ha ingannato sia il Kazma che il Beni Suef. L’ultimo capitolo del giallo lo ha servito il Kazma, che ha ricevuto le scuse da parte di una società coinvolta nell'organizzazione del match. In seguito all'accaduto, la Federcalcio egiziana ha suggerito a tutti i club desiderosi di organizzare amichevoli sul territorio di fare riferimento alla federazione stessa per non incorrere in truffe. E il mistero è stato definitivamente risolto.