I Ct stranieri delle principali nazionali: gli altri casi prima di Tuchel
I PRECEDENTIIntroduzione
Il tedesco Thomas Tuchel sarà il terzo allenatore straniero della storia dell'Inghilterra, dopo due leggende come Sven-Goran Eriksson e Fabio Capello. La Germania non ha mai avuto un Ct che non fosse tedesco, mentre l'Olanda è da record: addirittura otto. Sulla panchina azzurra si è seduto un inglese e, per un breve periodo, il mago della Grande Inter Herrera affiancò Valcareggi. Due italiani sono stati allenatori dell'Argentina, tra cui l'oriundo Renato Cesarini, quello della "zona" e dei gol allo scadere. Tutte le storie delle nazionali più forti e i sei che sono riusciti a vincere un grande torneo (Mondiali, Europei e Copa) da straniero
Quello che devi sapere
Tuchel terzo Ct straniero dell'Inghilterra: Eriksson e quei rigori…
Il tedesco segue due grandissimi della panchina: il primo fu lo svedese Sven-Goran Eriksson, alla guida della nazionale inglese tra il 2001 e il 2006. Tutti i suoi grandi tornei finiscono ai quarti: nel Mondiale 2002 esce contro il Brasile della punizione telecomandata di Ronaldinho, mentre Euro 2004 e Germania 2006 sono due fotocopie: sempre fuori ai quarti, sempre ai rigori, sempre contro il Portogallo.
Il gol fantasma del 2010 con Capello
Dunque il secondo, Fabio Capello: altro mostro sacro della panchina. Prende in mano l'Inghilterra dopo il fallimento della mancata qualificazione a Euro 2008. Il Mondiale 2010 è amaro: l'eliminazione arriva agli ottavi contro la Germania, con uno spartiacque clamoroso al minuto numero 38 di quella gara. La nazionale tedesca è volata sul 2-0 in avvio di partita, ma Upson, di testa, ha appena accorciato lo svantaggio. 53 secondi esatti dopo l'1-2, Frank Lampard firma il pari-lampo che sarebbe stato una mazzata per i tedeschi: la palla colpisce la traversa e supera la linea di un metro. È gol, evidente, praticamente per chiunque, ma non per la terna che prende un clamoroso abbaglio e segna la fine del Mondiale inglese. Negato quel 2-2, la Germania dilagherà nella ripresa vincendo 4-1.
Italia: il mago Herrera e William Garbutt (più di 100 anni fa)
Per un brevissimo periodo il mago argentino della Grande Inter affiancò tra 1966 e 1967 Ferruccio Valcareggi, poi Ct al comando del trionfale Europeo del 1968. L'unico altro caso di un allenatore straniero alla guida degli azzurri è quello di William Garbutt, inglese, per tanti anni di inizio secolo sulla panchina del Genoa: allenò la nazionale per sei partite tra 1913 e 1914.
Francia: inglesi, spagnoli e la leggenda Kovacs
Anche la Francia ebbe un allenatore inglese quasi cent'anni fa, tale Sid Kimpton, il secondo di sempre. Poi lo spagnolo (ma naturalizzato francese) José Arribas in coppia con Jean Snella nel 1966. L'ultimo caso è quello del leggendario Stefan Kovacs, rumeno: era stato il successore di Rinus Michels nell'Ajax del calcio totale di Cruijff e, ad Amsterdam, vinse due Coppe dei campioni di fila ('72 e 73') quando il grande maestro oranje passò al Barcellona. Kovacs divenne Ct della Francia poco dopo, tra il 1973 e il 1975, fallendo però la qualificazione al Mondiale 1974.
Spagna: Kubala e Santamaria
Laszlo Kubala è stata una delle leggende del calcio ungherese di metà secolo, considerato uno dei più forti attaccanti di sempre. Dal 1953 giocò anche con la nazionale spagnola e la allenò per più di un decennio dal 1969 al 1980. Riuscì a qualificarsi solo ai Mondiali del 1978 e all'Europeo del 1980, uscendo sempre al primo turno. Suo successore fu l'uruguaiano Santamaria, anche lui già naturalizzato spagnolo, arrivato dalla guida dell'Under 21. Sua la squadra al Mundial casalingo del 1982: uscì nel secondo girone.
Olanda da record: 8 Ct stranieri
Tutti all'inizio della storia oranje, prima che la cultura olandese della panchina cambiasse per sempre il gioco del calcio. Il primo allenatore di sempre fu olandese, vero (Jaap van der Leck), ma poi lo seguirono, tra il 1955 e il 1974: gli austriaci Merkel e Donnenfeld, l'inglese Hardwick, il rumeno Schwartz, l'altro inglese Neville, il tedesco Keßler e il cecoslovacco Fadrhonc, affiancato da Rinus Michels. Impossibile non citare l'ultima parentesi straniera: un'altra leggenda della panchina come l'austriaco Ernst Happel, che guidò la nazionale fino alla finale Mondiale del 1978, persa contro l'Argentina.
Brasile: Platero e Joreca
Se la Germania, per esempio, non ha mai avuto un allenatore che non fosse tedesco, il Brasile ci va molto vicino. Solo due i casi nella storia: l'uruguaiano Ramon Platero fu tra i primi Ct di sempre (nel lontano 1925), poi il portoghese Joreca affiancò il verdeoro Flávio Costa nel 1944.
Argentina: due italiani sono stati Ct
Anche se il primo straniero di sempre fu lo spagnolo José Lago Millán che, come vedremo, è l'unico Ct straniero di una nazionale big ad aver vinto un grande torneo (la Copa America del 1927). Nel 1934 guidò la squadra l'italiano Filippo Pascucci, origini genovesi: emigrò in Argentina e allenò anche il River Plate, oltre alla Selección, prima di far ritorno in Italia. L'altro caso risponde al nome di Renato Cesarini, l'uomo della zona e dei gol all'ultimo secondo. Nato a Senigallia, storico ex della Juve, giocò sia con la nazionale azzurra che con quella albiceleste. E guidò l'Argentina dal 1967 al 1968.
Portogallo: c'è lo spagnolo Roberto Martinez
Attualmente la nazionale di CR7 è quindi guidata da un Ct straniero. È il terzo caso nella storia dopo i brasiliani Otto Gloria (1982-83) e Luiz Felipe Scolari, l'uomo del Mondiale trionfale col suo Brasile nel 2002. Fu alla guida del Portogallo tra il 2003 e il 2008, ma la gloria la sfiorò soltanto. Perse la finale del'Europeo casalingo contro la Grecia, nel 2006 si fermò in semifinale contro la Francia di Zidane, mentre a Euro 2008 lasciò dopo i quarti persi contro la Germania.
Rehhagel e gli altri cinque che hanno vinto una grande competizione
Cioè considerando Mondiali (zero casi nella storia), Europei e Copa America. L'unico Ct a farcela "da straniero" nel vecchio continente è stato il tedesco Otto Rehhagel, l'uomo al comando del miracolo Grecia del 2004. Più frequenti i casi in Sudamerica: lo spagnolo Pizzi e l'argentino Sampaoli avevano portato in trionfo il Cile nel 2015 e nel 2016. Il brasiliano Danilo Alvim Faria fece vincere la Bolivia nel 1963, l'inglese Jack Greenwell portò in trionfo il Perù nel lontano 1939 e, prima ancora, lo spagnolo José Lago Millán - come detto - fece lo stesso con l'Argentina nel 1927.
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- Italia: il mago Herrera e William Garbutt (più di 100 anni fa)
- Francia: inglesi, spagnoli e la leggenda Kovacs
- Spagna: Kubala e Santamaria
- Olanda da record: 8 Ct stranieri
- Brasile: Platero e Joreca
- Argentina: due italiani sono stati Ct
- Portogallo: c'è lo spagnolo Roberto Martinez
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