Inchiesta per riciclaggio di denaro della Procura di Ivrea, tra i 53 indagati c'è Gattuso: "Un atto dovuto"

Calcio
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C'è anche l'allenatore del Milan, indagato per trasferimento fraudolento di valori, nell'inchiesta condotta dalla Procura di Ivrea che ha coinvolto 53 persone. La risposta in una nota stampa: "Un atto dovuto per la posizione di ex socio di una società. Il sig. Gattuso non ha mai ricoperto alcun ruolo operativo"

Nove misure cautelari, una in carcere e 8 obblighi di dimora, in un'inchiesta per riciclaggio
di denaro, coordinata dalla Procura di Ivrea (Torino) che ha coinvolto in tutto 53 persone, tra cui l'allenatore del Milan Rino Gattuso, indagato per trasferimento fraudolento di valori. L’allenatore rossonero è coinvolto in quanto socio, con il 35% delle quote, della società agricola 'Tre olmi' di Gallarate, specializzata nella produzione di salumi e insaccati, fallita nel 2014 e considerata dagli investigatori strumento di riciclaggio. L'inchiesta era partita nel 2010. L'ordinanza di custodia cautelare in carcere riguarda l'imprenditore Pasquale Motta, 45 anni, di Pino Torinese, che costituiva - secondo l'accusa - società per riciclare denaro. L'elenco dei reati ipotizzati dopo le indagini condotte dai carabinieri di Torino, sono trasferimento fraudolento di valori, falso in atto pubblico, abuso d'ufficio, peculato, indebita percezione di erogazioni ai danni dello Stato, ricettazione, riciclaggio, corruzione e induzione indebita. L'inchiesta è nata da una denuncia di 8 anni fa, presentata dall'ex gestore della casa di riposo comunale 'Casa del sole' di Favria (Torino). Sono emerse irregolarità avvenute tra il 2010 e il 2013. L'imprenditore arrestato avrebbe estromesso la vecchia gestione e avrebbe percepito 112 mila di contributi pubblici grazie ai suoi rapporti con alcuni amministratori pubblici. Tra gli indagati ci sono l'ex sindaco di Fabria, Giorgio Cortese, alcuni componenti della giunta e del consiglio comunale nel 2010.

Il comunicato di Gattuso

L’allenatore del Milan, Gennaro Gattuso, in una nota, respinge ogni addebito sull’inchiesta di Ivrea. “Il Sig. Gennaro Gattuso - si legge - precisa che il documento ricevuto dalla procura di Ivrea è un atto dovuto per la sua posizione di ex socio di una società sulla quale si è attenzionata l’attività di indagine. L’indagine, ancora in corso, verte su un soggetto che solo indirettamente risulta essere collegato a quella società, dalla quale il Sig. Gattuso era uscito dopo un breve periodo. Il Sig. Gattuso in suddetta società non ha mai ricoperto alcun ruolo operativo, possedendo esclusivamente una quota del capitale sociale”.