
Non solo Danilo, quanti ruoli diversi fanno i giocatori più duttili del calcio?
"Una volta c'erano i ruoli per i calciatori, adesso li fa tutti Danilo". La parafrasi di una famosa citazione della serie tv cult Boris (sugli attori e Pierfrancesco Favino) è perfetta per il brasiliano della Juve: autore del 2-0 con la Fiorentina partendo titolare nel centrocampo a due, dopo averlo fatto in quello a tre, oltre a terzino destro, terzino sinistro e centrale di difesa. Ma chi sono i suoi colleghi più duttili del calcio? Scopriamolo con l'aiuto della loro "mappa" di Transfermarkt

JOLLY DANILO - "Intelligente, carismatico, conosce il calcio e sa giocare a calcio". E dove lo metti, sta. Danilo è un autentico jolly tattico per Allegri, che così lo aveva lodato in passato in una conferenza stampa. Ha giocato prevalentemente da terzino destro, ma anche come difensore centrale o davanti alla difesa, sia in un centrocampo a tre che a due. In carriera (questa la sua mappa storica Transfermarkt) aveva fatto anche l'esterno a centrocampo. Con chi? Un trasformista della tattica come Pep Guardiola al City.

THOMAS MÜLLER - Segna, fa segnare. Gioca a destra, a sinistra, in mezzo, dietro e davanti. E se collezioni oltre 600 partite con la maglia del Bayern vuol dire essere un fedelissimo e duttilissimo giocatore per ogni allenatore.

ALESSANDRO FLORENZI - "Sa fare tutto" disse una volta di lui Rudi Garcia, l'allenatore che alla Roma lo fece giocare come ala d'attacco. Al Milan quest'anno ha giocato per lo più come terzino destro. Uno dei più autentici jolly del calcio.

EMRE CAN - Ricordate la tripletta di Ronaldo nella rimonta della Juve con l'Atletico Madrid? La mossa tattica a sorpresa fu Emre Can "finto" centrale in una difesa a tre: "Tatticamente non avevo mai giocato così, è stata una mossa geniale" le parole del tedesco riferite ad Allegri dopo quella partita.

JOSHUA KIMMICH - Compagno di squadra (e di mentalità) di Müller. Gioca prevalentemente in mezzo e davanti alla difesa, ma all'occorrenza può spostarsi (quasi) ovunque.

AINSLEY MAITLAND-NILES - Mourinho lo ha utlizzato quest'anno (10 le sue presenze fin qui) sulle due fasce. Ma tra Arsenal, WBA e Ipswich ha fatto praticamente ogni cosa.

DAVID ALABA - Al Real sta giocando quasi sempre da centrale. Al Bayern molti più esperimenti, soprattutto sotto la gestione Guardiola, che lo aveva provato esterno, mediano, difensore centrale, terzino e mezz'ala.

FABIO BORINI - Al Milan con Gattuso fece anche il falso nueve in un match contro l'Empoli. Proprio lui ne parò nella conferenza stampa di presentazione al Verona del 2020: "Al Milan ho giocato in sette ruoli. Venivo sfruttato come operaio ma sono anche altro".

JAMES MILNER - Abbiamo un vincitore? Se li contate sono undici. Chiaramente calcolando anche le piccole variazioni sul ruolo. Insomma, non ha fatto anche il portiere (e il difensore centrale), ma per il resto è en plein.

ASHLEY YOUNG - Anzi, due vincitori. Anche l'ex Inter (che Conte sfruttò prevalentemente sulla fascia sinistra, con Hakimi opposto) vanta tantissimi ruoli. Seppur quello di punta e di difensore centrale siano rarissimi.

GIACOMO BONAVENTURA - Jack di nome e jolly in qualsiasi parte del centrocampo.

WAYNE ROONEY - E i grandi ex? Da sempre abituato a giocare "davanti", l'ex leggenda United sotto la gestione Van Gaal fece diversi passi indietro giocando spesso come centrocampista.

JAVIER ZANETTI - Altro campionissimo (in generale e di duttilità). Qui la sua mappa (anche se non sono registrate tutte le sue 858 presenze in nerazzurro): ovunque e sempre bene.

SAMUEL ETO'O - Parlando di Inter e di campionissimi non poteva mancare Eto'o che - solo formalmente, quindi stando alle formazioni ufficiali delle sue varie partite - ha cambiato "soltanto" i ruoli dell'attacco. Ma è ben noto il suo decisivo sforzo nell'anno del triplete con Mourinho come terzino.

SIMONE PERROTTA - Altro ex pressochè ovunque tra centrocampo e fascia.

PARK JI SUNG - Pupillo tattico di Ferguson, quello che stupisce è il perfetto equilibrio nella quantità di interpretazione di ruoli "diversi". Proprio Sir Alex disse, a SportBible, che uno dei più grandi rimpianti della sua carriera fu non piazzare il coreano "a uomo" su Messi nella finale di Champions del 2011.

HASAN SALIHAMIDZIC - Chiudiamo con un altro tuttofare del campo, ex Bayern (oggi dirigente del club bavarese) ed ex Juve.